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Il futuro della vela è leggero, pulito e silenzioso

 
Il futuro della vela è leggero, pulito e silenzioso
Pierfrancesco Quinto

La vela sta cambiando. Oggi le barche non si affidano più solo al vento e alle vele tradizionali. Le nuove tecnologie aiutano a navigare in modo più facile, ecologico e sicuro. I materiali sono più leggeri, i sistemi più intelligenti e l’energia arriva da fonti pulite come il sole e il mare.

Il futuro della vela è leggero, pulito e silenzioso

Una delle novità principali sono le vele rigide, chiamate “wingsail”. Funzionano come le ali degli aerei: raccolgono meglio il vento e rendono la barca più veloce. Il gruppo Beneteau le sta testando da due anni su un modello Oceanis ed ha già raggiunto il 95% di sviluppo. Queste vele si regolano da sole, quindi sono ideali anche per chi ha poca esperienza.

Un altro cambiamento importante riguarda l’energia. Alcune barche montano pannelli solari su ogni superficie utile: tetti, coperture rigide e perfino le fiancate. Un esempio è il catamarano Silent 55, che ha 49 metri quadrati di pannelli. Questi generano circa 10 kW nelle giornate di sole, abbastanza per alimentare luci, frigorifero e persino il motore elettrico.

In più, molte barche usano generatori ad acqua: quando si naviga, le eliche girano e producono elettricità. Questo sistema è utile in viaggio perché continua a generare energia anche senza sole. Due navigatori, Deckert e Mevs, stanno testando una combinazione di pannelli, batterie e idrogeneratori per viaggiare senza usare gasolio. Il sistema funziona bene, ma se c’è poco vento o il cielo è nuvoloso, le batterie si scaricano in fretta.

Anche la forma dello scafo e le parti sott’acqua sono cambiate
. Alcune barche moderne hanno foil, delle “ali” che sollevano lo scafo sopra l’acqua per andare più veloce e consumare meno. Questo mercato è in forte crescita: nel 2023 valeva 1,5 miliardi di dollari e arriverà a 8,6 miliardi nel 2032. I foil sono sempre più leggeri e controllati da computer che li regolano in tempo reale.

Anche i cantieri italiani innovano. Italia Yachts ha creato una barca da regata, chiamata NextGen, che usa sensori in fibra ottica per monitorare ogni parte dello scafo. È pensata per essere veloce ma anche ecologica, con materiali riciclabili e appendici disegnate per rispettare il mare.

Infine, anche le grandi navi si muovono verso la sostenibilità. Il progetto Captain Arctic, per esempio, è una nave da spedizione lunga 70 metri. Ha vele solari retrattili alte 35 metri, pannelli fotovoltaici e turbine che sfruttano le eliche per produrre energia. Potrà generare fino al 90% della sua energia senza carburanti fossili.

La vela di oggi è più pulita, più facile da usare e meno rumorosa. Ma ci sono ancora ostacoli: i costi iniziali sono alti, i sistemi sono complessi e non sempre funzionano bene con poco sole o poco vento.