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Sigari: una passione che unisce tradizione, gusto e cultura

 
Sigari: una passione che unisce tradizione, gusto e cultura
Redazione

Fumare un sigaro non è solo un’abitudine, ma un vero e proprio rito. Per molti è un momento di relax, un’occasione per rallentare e gustare aromi unici. È una pratica che coinvolge i sensi e racconta storie di paesi lontani, artigiani esperti e tradizioni antiche.

Sigari: una passione che unisce tradizione, gusto e cultura

I principali paesi produttori di sigari sono Nicaragua, Repubblica Dominicana, Honduras e Cuba. Oggi il Nicaragua è il leader mondiale: quasi la metà dei sigari importati dagli Stati Uniti arriva da lì. Anche la Repubblica Dominicana ha un ruolo centrale, soprattutto nella produzione di sigari di alta qualità. Cuba, pur avendo perso terreno in termini di quantità, resta simbolo di prestigio e qualità grazie a marchi famosi come Cohiba, Montecristo e Partagás.

Il mercato più grande è quello statunitense, seguito da paesi europei come Germania, Spagna e Regno Unito. Anche l’Asia, in particolare la Cina, sta mostrando un forte interesse per i sigari premium. In generale, cresce la richiesta di prodotti artigianali e di alta gamma, anche se i sigari più economici continuano ad essere molto diffusi.

Esistono due grandi categorie: i sigari fatti a mano e quelli prodotti a macchina. I primi sono realizzati con tabacco selezionato, spesso invecchiato ed offrono un’esperienza più ricca e complessa. I secondi sono più accessibili e diffusi, soprattutto nei mercati di massa.

Nel 2024, le vendite globali di sigari hanno subito un lieve calo nei volumi (-7%), ma il fatturato è rimasto stabile. Questo significa che il prezzo medio è aumentato, spinto dalla domanda di sigari premium. La Repubblica Dominicana ha esportato sigari per 1,34 miliardi di dollari in oltre 140 paesi, mentre Cuba ha registrato un record con vendite pari a 827 milioni di dollari, soprattutto verso Cina, Spagna, Svizzera e Germania.

Le zone dove cresce il miglior tabacco sono aree tropicali e umide come Pinar del Río a Cuba, Estelí in Nicaragua o Santiago nella Repubblica Dominicana. Il tipo di foglia, il clima e il terreno fanno la differenza. Un esempio è il tabacco Criollo, una varietà molto usata nei sigari cubani per il suo aroma ricco.

Nonostante le sfide - come cambiamenti climatici, tasse elevate e leggi anti-fumo - la passione per i sigari resta viva. È una nicchia che resiste grazie a chi cerca non solo un prodotto da fumare, ma un’esperienza da vivere con calma, attenzione e gusto.