EFSA: “Un dato incoraggiante, ma la sicurezza alimentare resta una responsabilità condivisa”
La consapevolezza dei cittadini europei sul funzionamento del sistema di sicurezza alimentare dell’UE è in crescita: secondo i dati del nuovo Eurobarometro 2025 dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), la quota di chi dichiara di conoscerne il funzionamento è aumentata del 6% rispetto al 2022. Parallelamente, si rafforza la familiarità con numerose tematiche legate alla sicurezza alimentare, dai pesticidi alle microplastiche.
Il sondaggio, condotto ogni tre anni, ha coinvolto tutti i 27 Stati membri dell’UE e, per la prima volta in parallelo, anche i 7 Paesi candidati.
Consapevolezza e fiducia in crescita
L’80% dei cittadini europei afferma che esistono regolamenti per garantire la sicurezza dei cibi; il 76% riconosce il ruolo centrale degli scienziati nella valutazione dei rischi; il 71% è consapevole della collaborazione tra autorità nazionali ed europee.
Nikolaus Kriz, direttore esecutivo EFSA, ha commentato:
“I nuovi dati sulla consapevolezza dei cittadini rispetto alla sicurezza alimentare dell’UE sono enormemente incoraggianti. Continueremo a lavorare insieme alla Commissione europea e ai partner nazionali per comunicare ai cittadini come il sistema li tuteli”.
Dal 2019, con l’introduzione di nuove regole su trasparenza, accessibilità dei dati e comunicazione del rischio, l’Unione Europea ha puntato ad avvicinare i consumatori alla comprensione dei processi decisionali.
Le scelte alimentari: costi al primo posto
Le preoccupazioni economiche restano determinanti: il 60% dei cittadini europei indica il costo come principale fattore nelle proprie scelte alimentari, seguito dal gusto (51%) e dalla sicurezza (46%). Rispetto al 2022, il peso del costo è cresciuto di 6 punti percentuali, riflettendo le difficoltà economiche di molte famiglie europee.
La percezione della sicurezza: un bene dato per scontato
Il 41% degli intervistati dichiara di non seguire informazioni sulla sicurezza alimentare perché dà per scontato che i prodotti in commercio siano sicuri. Un ulteriore 30% afferma di sentirsi già abbastanza informato per ridurre i rischi.
Barbara Gallani, responsabile Comunicazione e Partnership EFSA, ha precisato:
“È positivo che tanti cittadini abbiano fiducia nella sicurezza dei propri alimenti. Allo stesso tempo, è fondamentale ricordare che la sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa: anche i consumatori hanno un ruolo nel garantire igiene, corretta preparazione e varietà nella dieta”.
I temi più conosciuti e le maggiori preoccupazioni
Tra i 15 temi di sicurezza alimentare indagati, i più conosciuti restano gli additivi (71%) e i pesticidi (67%). Cresce invece l’attenzione per:
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malattie animali (+5 punti, al 65%),
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microplastiche negli alimenti (+8 punti, al 63%),
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intossicazioni alimentari (+5 punti, al 62%).
Le principali preoccupazioni dei cittadini restano i pesticidi (39%), l’uso di antibiotici, ormoni e steroidi nella carne (36%) e gli additivi alimentari (35%). Spicca il forte aumento dell’attenzione verso le microplastiche negli alimenti, citate dal 33% degli intervistati.
Fonti di fiducia e canali informativi
Il sondaggio mostra che i cittadini europei si fidano soprattutto di medici di base e specialisti (90%), seguiti da scienziati (84%), associazioni dei consumatori (82%) e agricoltori/produttori primari (82%). La fiducia verso autorità nazionali (70%) e istituzioni UE (69%) è in crescita.
Per informarsi sui rischi alimentari, la televisione resta il canale principale (55%), anche se in calo rispetto al 2022 (-6%). Crescono le ricerche online (38%) e l’uso dei social network e blog (25%, +4).
Conclusione
Il quadro delineato dall’Eurobarometro 2025 conferma che gli europei sono sempre più consapevoli della centralità della sicurezza alimentare, pur restando fortemente condizionati da costi e difficoltà economiche. Un dato positivo che, come sottolinea EFSA, deve però andare di pari passo con una responsabilità condivisa tra istituzioni, produttori e consumatori.