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Morti bianche, l’emergenza che non si ferma: numeri, cause e falle nella sicurezza sul lavoro

 
Morti bianche, l’emergenza che non si ferma: numeri, cause e falle nella sicurezza sul lavoro
Redazione

Nel 2025 la situazione degli incidenti sul lavoro in Italia resta drammatica, con un numero significativo di vittime nonostante le iniziative di prevenzione. Secondo i dati dell’INAIL, che comprendono i primi 8 mesi dell’anno, sono state denunciate 674 morti sul lavoro, di cui 488 in occasione di lavoro e 186 durante gli spostamenti casa-lavoro (in itinere). Rispetto allo stesso periodo del 2024 si osserva un aumento delle morti in itinere (+8,8 %), mentre le morti in occasione di lavoro sono lievemente diminuite.

 

Morti bianche, l’emergenza che non si ferma: numeri, cause e falle nella sicurezza sul lavoro

 

Questi numeri, seppur in parte comparabili ai periodi precedenti, sottolineano la persistente emergenza delle cosiddette morti bianche, con un impatto umano e sociale enorme per le famiglie e le comunità coinvolte. 

L’ANMIL ha rilevato un aumento delle denunce di infortuni mortali nei primi due mesi dell’anno, con 138 casi, pari ad un incremento del 16 % rispetto allo stesso periodo del 2023 secondo i dati Inail provvisori. Ciò indica che, benché il numero complessivo delle denunce di infortunio possa diminuire in alcune fasi dell’anno, la gravità e la letalità di alcuni incidenti restano una ferita aperta per il sistema di prevenzione e protezione sul lavoro.

 

L’Italia non è l’unico Paese a confrontarsi con questo problema, ma rimane un caso significativo: ogni giorno migliaia di persone subiscono infortuni più o meno gravi sul lavoro e, anche se la media mensile può variare lungo l’anno, il fenomeno delle morti legate all’attività professionale continua ad essere un tema critico. 

 

Le cause degli incidenti sul lavoro sono molteplici e trasversali ai diversi settori produttivi. Nel settore dei trasporti e della logistica, ad esempio, gli incidenti stradali rappresentano una quota importante degli eventi più gravi, poiché coinvolgono lavoratori alla guida di veicoli professionali o durante gli spostamenti per motivi di lavoro. Le cadute dall’alto, gli urti con oggetti o attrezzature e gli scivolamenti rimangono altri fattori di rischio sistemici nelle attività quotidiane.

 

Il problema degli incidenti sul lavoro è multidimensionale: coinvolge aspetti normativi, culturali, organizzativi e tecnologici. Una prevenzione efficace richiede investimenti in formazione dei lavoratori, tecnologie di sicurezza, sistemi di monitoraggio dei rischi e, soprattutto, un cambiamento nella percezione culturale del rischio e dell’importanza della salute e della protezione dei lavoratori.