• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

Come il Covid ha riscritto le nostre vite: lo studio che racconta gli italiani “nuovi”

 
Come il Covid ha riscritto le nostre vite: lo studio che racconta gli italiani “nuovi”
Redazione

Una ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intitolata Behavioural Change: Prospettive per la stabilizzazione di comportamenti virtuosi verso la sostenibilità, mostra come la pandemia abbia cambiato profondamente le abitudini degli italiani. Lo studio, condotto tra il 2021 e il 2024 su oltre 4.500 persone, rivela che circa il 30% della popolazione ha aumentato l’uso di internet per il tempo libero, ha trascorso più tempo tra le mura domestiche ed ha adottato comportamenti più sostenibili.

Come il Covid ha riscritto le nostre vite: lo studio che racconta gli italiani “nuovi”

L’uso della rete è cresciuto in maniera significativa: per il lavoro è aumentato del +23%, per il tempo libero del +37%. Le differenze tra i gruppi sociali sono evidenti: tra i laureati l’uso di internet per lavoro è aumentato del 36% contro il 18% di chi ha un titolo inferiore, e per il tempo libero del 43% contro il 32%.

I giovani, gli uomini e chi vive in città hanno modificato le loro abitudini più degli altri. Per esempio, nelle grandi città circa un intervistato su tre ha mantenuto comportamenti sostenibili, mentre nelle zone meno densamente popolate la percentuale scende al 17%, con differenze maggiori nel Sud Italia.

Il tempo trascorso a casa è aumentato per oltre un terzo degli intervistati, con picchi del 45% tra chi ha difficoltà economiche e del 43% tra i non occupati. Anche le spese nei negozi locali e nella ristorazione sono calate: -15% per i negozi e -43% per la ristorazione, con riduzioni maggiori per chi ha meno risorse (-19% e -51%).

La pandemia non ha solo imposto restrizioni temporanee, ma ha avviato cambiamenti duraturi nell’uso di internet, nella vita domestica e nelle pratiche sostenibili. Tuttavia, non tutti hanno beneficiato allo stesso modo: permangono differenze legate all’età, al titolo di studio, al luogo di residenza ed alla condizione economica.

In sintesi, lo studio dell’Università Cattolica suggerisce che un buon numero di italiani ha saputo adattarsi in modo più digitale e più attento all’ambiente grazie alla pandemia, ma al tempo stesso mette in luce che restano significative differenze tra i gruppi sociali. Riconoscere queste differenze è importante per promuovere politiche che favoriscano un’evoluzione più uniforme e inclusiva delle abitudini, affinché la trasformazione digitale e sostenibile tocchi tutti con pari opportunità.