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Addio beni tradizionali, benvenuta esperienza, così spendono oggi gli italiani

 
Addio beni tradizionali, benvenuta esperienza, così spendono oggi gli italiani
Redazione

Negli ultimi trent’anni le abitudini di consumo delle famiglie italiane sono cambiate profondamente, con una crescita significativa della spesa destinata alla tecnologia ed al tempo libero. Lo rileva un’analisi di Confcommercio basata sui dati ISTAT. Secondo l’Associazione, la spesa media reale pro capite nel 2025 si attesta a circa 22.114 euro, in aumento rispetto ai 19.322 euro del 1995, pur restando leggermente sotto il massimo registrato nel 2007, pari a 22.334 euro. I dati mostrano come il settore dell’informatica e dei telefoni abbia registrato un vero e proprio boom: la spesa è cresciuta di circa +3.000% negli ultimi trent’anni.

Addio beni tradizionali, benvenuta esperienza, così spendono oggi gli italiani

Parallelamente, anche i consumi legati al tempo libero, come cultura, giochi, sport ed intrattenimento, sono andati ad incidere maggiormente sul portafoglio degli Italiani. Questo significa che le famiglie italiane dedicano oggi più risorse ad esperienze e strumenti digitali, diventati parte integrante della vita quotidiana, mentre beni più tradizionali come cibo e bevande hanno subito una contrazione del ‑5,1%, l’abbigliamento cala dello ‑0,5%, e mobili ed elettrodomestici restano praticamente stabili (+0,8%). In sostanza, gli italiani stanno ridistribuendo la propria spesa: più soldi per tecnologia e tempo libero, meno per beni materiali e servizi tradizionali.

Questa trasformazione non riguarda solo quantità di spesa, ma anche la qualità della vita: la tecnologia rende più connessi, mentre il tempo libero è dedicato ad esperienze, cultura ed intrattenimento. Tuttavia, Confcommercio e ISTAT avvertono che questi trend non garantiscono automaticamente un benessere uniforme, perché le famiglie restano sensibili a condizioni economiche e fiducia nel futuro. La spesa, quindi, cresce e si evolve, ma con differenze importanti tra cittadini e territori.

Quindi, negli ultimi trent’anni i consumi italiani mostrano un cambiamento chiaro: la tecnologia ed il tempo libero guidano le spese, mentre i beni tradizionali perdono peso. Questo fenomeno riflette la crescente centralità dell’esperienza e della digitalizzazione nella vita quotidiana. Sta infatti emergendo un modello di consumo più moderno ed orientato a delle nuove priorità della società, che vanno plasmandosi sempre più in simbiosi con le novità della ricerca tecnica, che entra a tutti gli effetti anche nella sfera privata, con delle conseguenze che solo il tempo alla fine ci potrà dire.