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Eurozona, il manifatturiero torna a crescere: PMI ai massimi da 41 mesi

 
Eurozona, il manifatturiero torna a crescere: PMI ai massimi da 41 mesi
Redazione

La ripresa è trainata dagli ordini interni, mentre restano deboli le esportazioni. Grecia e Spagna guidano la classifica, Italia in lieve miglioramento

Ad agosto 2025, il settore manifatturiero dell’Eurozona ha registrato la miglior performance degli ultimi tre anni e mezzo. Secondo i dati di S&P Global e Hamburg Commercial Bank (HCOB), l’indice PMI manifatturiero è salito a 50,7 punti, in crescita rispetto ai 49,8 di luglio, segnando il primo ritorno in territorio espansivo dal giugno 2022

Produzione in crescita e ordini in ripresa

Il PMI della produzione manifatturiera ha raggiunto 52,5 punti, massimo in 41 mesi. La spinta arriva soprattutto dal mercato interno: i nuovi ordini totali sono aumentati per la prima volta in quasi tre anni e mezzo, mentre le esportazioni hanno continuato a calare per il secondo mese consecutivo.

S&P Global evidenzia come il livello delle scorte sia sceso al ritmo più rapido da marzo, accompagnato da una riduzione degli acquisti da parte delle imprese e da tempi di consegna più lunghi, i peggiori da novembre 2022.

Differenze tra Paesi: Grecia e Spagna in testa, Italia positiva

Guardando ai singoli Paesi, la Grecia guida la classifica con un indice PMI di 54,5, seguita dalla Spagna (54,3). L’Italia registra un miglioramento a 50,4, massimo da 17 mesi, mentre Francia e Paesi Bassi segnano una crescita più contenuta. La Germania, pur restando sotto quota 50 (49,8), tocca il massimo degli ultimi 38 mesi, con condizioni operative stabili.

Le analisi degli economisti

Secondo Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist della Hamburg Commercial Bank:

"Diventa sempre più generale la ripresa economica nel settore manifatturiero, con le condizioni operative che stanno migliorando in sei degli otto paesi. (…) Dopo oltre tre anni di cali continui, le aziende stanno adesso riportando un lieve aumento degli ordini. (…) Il miglior antidoto contro i dazi statunitensi potrebbe essere quello di rafforzare la domanda interna, che include i mercati intra UE."

L’esperto sottolinea inoltre che, sebbene la ripresa resti fragile, la resilienza delle imprese in un contesto di tensioni geopolitiche e barriere commerciali rappresenta un segnale incoraggiante per l’economia europea.

Prospettive per i prossimi mesi

Le aziende manifatturiere dell’Eurozona mantengono un moderato ottimismo: le aspettative di crescita per i prossimi 12 mesi restano poco sopra la media di lungo periodo. La vera sfida sarà bilanciare la domanda interna con l’indebolimento delle esportazioni e gestire le criticità delle catene di approvvigionamento, sempre più sotto pressione.