Alla Fondazione Gemelli prende il via “MOVE-BRAIN-PD”, un programma internazionale che unisce neuroscienze e attività fisica per migliorare la salute cerebrale e la qualità di vita dei pazienti con Parkinson
L’attività fisica non è solo una buona abitudine, ma può diventare una vera e propria terapia per il cervello. È questo il messaggio al centro del progetto europeo MOVE-BRAIN-PD (Movement improves brain health and cognition in Parkinson’s disease), coordinato dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e finanziato nell’ambito del bando ERA4Health – NutriBrain.
L’obiettivo è ambizioso: dimostrare scientificamente come l’esercizio aerobico possa rallentare il declino cognitivo nei pazienti affetti da malattia di Parkinson, migliorando al contempo le funzioni cerebrali e motorie.
Il Parkinson e il declino cognitivo
Circa un quarto dei pazienti con Parkinson presenta già nelle fasi iniziali un lieve deterioramento cognitivo. In molti casi, questo disturbo evolve progressivamente fino a una vera e propria demenza, peggiorando in modo drammatico la qualità della vita.
Attualmente, non esistono terapie farmacologiche in grado di prevenire o arrestare questo processo. Tuttavia, diversi studi hanno evidenziato come gli stili di vita attivi, l’attività fisica regolare, la stimolazione mentale e il supporto familiare possano influenzare in maniera significativa il modo in cui il cervello invecchia.
“L’esercizio fisico può essere considerato una medicina per la mente – spiega il professor Paolo Calabresi, direttore dell’UOC di Neurologia della Fondazione Gemelli IRCCS e ordinario di Neurologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore –. Dimostrare che le persone con malattia di Parkinson possono e devono essere parte attiva della cura, modificando il proprio stile di vita, è fondamentale. I risultati di questo progetto potranno portare a nuove raccomandazioni nazionali e strategie di sensibilizzazione simili a quelle adottate per la prevenzione cardiovascolare”.
Un consorzio internazionale per la salute del cervello
Il progetto MOVE-BRAIN-PD è un network multidisciplinare europeo di eccellenza.
Oltre alla Fondazione Gemelli IRCCS e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, partecipano:
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la Transilvania University di Brasov (Romania), con il professor Cristian Falup-Pecurariu, responsabile del reclutamento clinico;
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la University Medical Center Goettingen (Germania), guidata dal professor Tiago Outeiro, che si occuperà delle analisi molecolari e dello studio delle modifiche della proteina alfa-sinucleina, la cui accumulazione tossica è un segno distintivo del Parkinson.
Il progetto è finanziato nell’ambito del programma europeo ERA4Health Joint Transnational Call for Proposals 2024 “Modulation of brain ageing through nutrition and healthy lifestyle”, dedicato alla ricerca su nutrizione, invecchiamento cerebrale e stili di vita salutari.
Il kick-off meeting a Roma
Il kick-off meeting del progetto si è svolto lo scorso 19 settembre presso la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS.
All’incontro hanno partecipato tutti i partner del consorzio, tra cui i dottori Giulia Di Lazzaro, Danilo Genovese e Angelo Tiziano Cimmino (Fondazione Gemelli), e le dottoresse Irina Ivan e Laura Irincu (Università di Brasov).
L’appuntamento ha ufficializzato l’avvio operativo delle attività di ricerca, segnando il primo passo di una collaborazione scientifica che punta a ridefinire la gestione non farmacologica del Parkinson.
Allenarsi per proteggere il cervello
Il programma MOVE-BRAIN-PD prevede per i pazienti un anno di allenamento aerobico domiciliare, monitorato da remoto tramite dispositivi digitali e supervisione clinica.
Ogni partecipante si allenerà almeno due volte a settimana, con sedute personalizzate, e verrà sottoposto a valutazioni periodiche e prelievi di sangue per l’analisi dei biomarcatori di infiammazione e neurodegenerazione.
L’obiettivo è duplice:
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misurare gli effetti dell’attività fisica su memoria, attenzione e funzioni esecutive;
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identificare i meccanismi biologici attraverso cui l’esercizio fisico agisce sul cervello, in particolare sulle modifiche della proteina alfa-sinucleina.
Oltre alla componente scientifica, il progetto si propone di comprendere quali fattori psicologici, sociali e ambientali favoriscano o ostacolino l’aderenza al programma di attività fisica, così da sviluppare interventi educazionali personalizzati per i pazienti e le loro famiglie.
Un nuovo paradigma di cura
Il progetto rappresenta una svolta nel modo di intendere la terapia del Parkinson. Non solo farmaci e riabilitazione, ma anche stili di vita attivi, movimento e coinvolgimento diretto del paziente come strumenti di prevenzione e rallentamento della malattia.
Come sottolinea Calabresi, “le persone con Parkinson possono diventare protagoniste del proprio percorso terapeutico. Promuovere la consapevolezza che il movimento migliora la salute cerebrale significa restituire autonomia, dignità e speranza a migliaia di pazienti in tutta Europa”.
MOVE-BRAIN-PD, dunque, non è soltanto un progetto di ricerca: è un manifesto scientifico e sociale che mette in connessione neuroscienze, attività fisica e salute pubblica.
Se i risultati confermeranno le ipotesi, l’attività fisica potrà entrare a pieno titolo tra le strategie terapeutiche validate per contrastare il declino cognitivo, aprendo la strada a linee guida europee per la gestione integrata del Parkinson.
Un modello per la medicina del futuro
In un’epoca in cui l’aspettativa di vita cresce ma le malattie neurodegenerative aumentano, progetti come MOVE-BRAIN-PD rappresentano un investimento sulla longevità cerebrale.
L’iniziativa della Fondazione Gemelli e dei partner europei pone le basi per una nuova medicina preventiva, dove il corpo e la mente si curano insieme, e dove la scienza del movimento diventa parte integrante della salute del cervello.
“L’obiettivo finale – conclude Calabresi – è arrivare a protocolli di attività fisica mirati, sostenibili e scientificamente validati, in grado di modificare la traiettoria della malattia e migliorare concretamente la vita dei pazienti”.