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Nuovo record dell’oro: cresce la domanda di credito e custodia dei preziosi

 
Nuovo record dell’oro: cresce la domanda di credito e custodia dei preziosi
di Sofia Diletta Rodinò

Il prezzo dell’oro supera i 4.000 dollari l’oncia (+50% da inizio anno). In un contesto di incertezza globale, cresce la domanda di credito su pegno e di custodia professionale dei preziosi.

L’oro non ha mai brillato così tanto. Per la prima volta nella storia, il metallo giallo ha superato la soglia dei 4.000 dollari l’oncia, pari a oltre 110 euro al grammo, segnando un rialzo di circa il 50% dall’inizio dell’anno. Un record che riflette la corsa dei risparmiatori e degli investitori verso i beni rifugio, in un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche, inflazione e volatilità finanziaria.

In questo scenario, Affide, la più grande società finanziaria europea attiva nel credito su pegno, ha annunciato un aumento delle valutazioni dei prestiti su oro fino a 65 euro al grammo, rispetto ai precedenti 44 euro. Una decisione storica che allinea per la prima volta le stime di valore dei gioielli e degli orologi al nuovo livello record del mercato.

“Con l’incremento del valore dell’oro valutiamo i preziosi dei nostri clienti fino a 65 euro al grammo, mantenendo un allineamento trasparente con il reale valore di mercato dei gioielli e garantendo la migliore valorizzazione dei beni”, spiega Andrea Rotunno, Chief Commercial Officer di Affide.

Oro, il bene rifugio per eccellenza

Il metallo giallo si conferma come ancora di stabilità nei momenti di crisi. Gli analisti spiegano che il rally dei prezzi del 2025 è dovuto a una combinazione di fattori:

  • la debolezza del dollaro, che favorisce la domanda internazionale;

  • i bassi tassi reali, che riducono il costo opportunità di detenere oro;

  • la volatilità dei mercati azionari e obbligazionari;

  • e gli acquisti record delle banche centrali, che hanno rafforzato l’interesse verso l’oro fisico come garanzia di valore.

Anche il comportamento delle famiglie ha avuto un ruolo rilevante. Molti italiani hanno preferito conservare i propri gioielli piuttosto che venderli, trasformando la prudenza in una scelta vincente: chi ha mantenuto la proprietà dei preziosi ha visto il proprio patrimonio apprezzarsi di oltre la metà in dodici mesi.

La percezione dell’oro come “bene rifugio sicuro” è aumentata anche a causa delle crescenti minacce informatiche e dell’incertezza economica. Sempre più persone si orientano verso beni tangibili, considerati più affidabili dei tradizionali strumenti finanziari.

L’impatto per le famiglie e il mercato del credito su pegno

Secondo un Rapporto Affide – BVA Doxa, gli italiani possiedono in media sette preziosi, ma due su tre ne utilizzano meno di cinque all’anno e solo il 20% dichiara di saperne stimare correttamente il valore. Questi dati fotografano un patrimonio “dormiente”, spesso sottovalutato, che oggi torna protagonista.

Il nuovo aggiornamento delle valutazioni fino a 65 euro al grammo, operativo da oggi, premia chi ha creduto nell’oro e offre nuove opportunità a chi desidera ottenere liquidità immediata senza rinunciare alla proprietà dei propri beni.

Il credito su pegno è infatti una forma di finanziamento regolamentata dalla Banca d’Italia, che consente di ottenere somme in denaro consegnando un bene di valore come garanzia. L’oggetto viene custodito in sicurezza per tutta la durata del prestito e può essere riscattato con un tasso di recupero che sfiora il 95%.

Il servizio di valutazione è effettuato da gemmologi e periti esperti, garantendo massima trasparenza e precisione nella stima. In parallelo, Affide continua a offrire valutazioni gratuite dei preziosi, aiutando le famiglie a comprendere il reale valore del proprio patrimonio.

“Il credito su pegno – spiega Rotunno – è uno strumento democratico e inclusivo, che permette di ottenere liquidità immediata in modo sostenibile e regolato, evitando situazioni di rischio e tutelando la proprietà del bene”.

L’oro e la custodia professionale dei preziosi

In parallelo all’aumento del prezzo dell’oro, cresce la domanda di custodia professionale di gioielli e orologi.
Affide ha registrato un incremento del 280% dei contratti di custodia rispetto all’anno precedente, un dato che riflette il crescente bisogno di sicurezza delle famiglie italiane.

L’aumento dei furti in abitazione e la maggiore consapevolezza del valore reale dei propri oggetti di pregio hanno spinto molti cittadini a scegliere soluzioni di conservazione protetta, che consentono di depositare i propri beni in ambienti certificati e vigilati, con procedure assicurative dedicate.

“La custodia professionale – sottolinea Rotunno – risponde a un’esigenza concreta di tutela patrimoniale e psicologica. I nostri clienti sanno che i loro beni sono protetti, stimati con competenza e sempre riscattabili. È un modello di protezione accessibile, trasparente e in linea con le nuove esigenze di sicurezza delle famiglie italiane”.

Un settore in espansione tra tecnologia e fiducia

Il mercato dei preziosi e del credito su pegno sta vivendo una nuova stagione di crescita. Affide, che opera in Italia con 38 filiali e oltre 300.000 clienti attivi, fa parte del gruppo viennese Dorotheum, leader europeo nel settore delle aste e del credito su garanzia.
Ogni anno, la società organizza più di 300 aste di gioielli e orologi di pregio, con oltre 40.000 lotti venduti e circa 17.000 acquirenti.

Grazie alla combinazione di innovazione tecnologica e professionalità artigianale, Affide sta ridefinendo il concetto stesso di “valore custodito”: non più solo un investimento finanziario, ma una riserva di fiducia e stabilità.

Il 2025, segnato da tensioni economiche e geopolitiche, conferma che la gestione consapevole del patrimonio materiale rappresenta una strategia concreta di resilienza per famiglie e imprese.