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Recentissime scoperte scientifiche in sanità

 
Recentissime scoperte scientifiche in sanità
Redazione

Studi recenti hanno rilevato la presenza di microplastiche in tessuti umani precedentemente considerati non esposti. Un'analisi condotta dall'Università di Miami ha individuato sette tipi di plastica, tra cui PET e polipropilene, nel tessuto erettile umano. Queste sostanze, utilizzate in imballaggi alimentari e contenitori, sono state trovate in campioni di sei uomini sottoposti a interventi chirurgici.

Recentissime scoperte scientifiche in sanità

Sebbene gli effetti sulla salute non siano ancora completamente compresi, la crescente evidenza della presenza di microplastiche nel corpo umano solleva preoccupazioni riguardo ai potenziali impatti sulla salute sessuale maschile e sulla funzione epatica.

Un team di ricercatori dell'Oregon Health & Science University ha ottenuto un risultato straordinario: la creazione di ovociti umani funzionali a partire da cellule della pelle. Utilizzando una tecnica chiamata "mitomeiosi", hanno rimosso il nucleo da una cellula della pelle e lo hanno inserito in un ovocita privo di nucleo, inducendo la divisione cellulare per ottenere cellule con metà del corredo cromosomico. Sebbene solo il 9% degli ovociti modificati abbia raggiunto lo stadio di blastocisti, questo progresso potrebbe aprire nuove strade per trattamenti contro l'infertilità, specialmente per donne che non possono utilizzare i propri ovociti.

Un rapporto aggiornato della Commissione EAT-Lancet del 2025 sottolinea l'urgenza di trasformare i sistemi alimentari globali per nutrire in modo sostenibile quasi 10 miliardi di persone entro il 2050. La "dieta della salute planetaria", basata su alimenti vegetali e povera di carne rossa, zuccheri, sale e grassi saturi, potrebbe prevenire fino a 15 milioni di morti premature ogni anno e ridurre significativamente i danni ambientali. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche le disuguaglianze esistenti: il 30% più ricco della popolazione mondiale è responsabile di oltre il 70% dei danni ambientali legati all'alimentazione, mentre molti non hanno accesso a cibi sani e a salari equi.

Tradizionalmente, si pensava che il rischio di rottura degli aneurismi cerebrali fosse maggiore per quelli di dimensioni più grandi. Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato che anche gli aneurismi di piccole dimensioni (≤3 mm) possono rappresentare una minaccia significativa per la salute cerebrale, contribuendo in modo sostanziale ai casi di emorragia subaracnoidea. Questa scoperta sfida i modelli di valutazione del rischio utilizzati finora e sottolinea l'importanza di monitorare attentamente anche le lesioni vascolari di piccole dimensioni.