Dimenticate la Brexit e le distanze politiche: oggi gli italiani guardano al Regno Unito con rinnovata simpatia e fiducia. È quanto emerge dall’VIII Indagine SWG “Gli italiani e il Regno Unito”, presentata alla vigilia del Convegno anglo-italiano di Pontignano. Il rapporto mostra un deciso avvicinamento tra i due Paesi, segnato da un nuovo entusiasmo soprattutto tra i giovani.
Esperienze personali positive, testimonianze dirette e l’impatto emotivo della Visita Reale di Re Carlo III e della Regina Camilla in Italia hanno contribuito a un autentico “rinascimento” dei rapporti tra gli italiani e il Regno Unito.
Viaggiare, studiare, vivere nel Regno Unito
Oggi 9 italiani su 10 vorrebbero visitare il Regno Unito, e quasi la metà (46%) dichiara che ci andrà “sicuramente”. Tra i più giovani, il dato sale fino a 3 su 5 nella fascia 18-24 anni.
Londra, Edimburgo e Manchester restano mete da sogno, ma cresce anche l’interesse per la vita quotidiana britannica, i paesaggi rurali e la cultura locale.
Chi ha già varcato la Manica, spesso desidera tornare: il 91% dei visitatori vuole rivivere l’esperienza, con un aumento del +6% rispetto al 2024.
Tra chi ha vissuto almeno un anno nel Regno Unito, 4 su 5 definiscono positiva la propria esperienza (+19% in un anno). Solo il 2% la giudica negativa.
Il legame è anche familiare: la metà degli italiani ha amici o parenti che vivono oltremanica,
e 3 su 4 raccontano di ricevere da loro testimonianze entusiaste sulla
qualità della vita e le opportunità professionali in UK.
Un legame che gli italiani vogliono mantenere
Nonostante le ferite ancora aperte della Brexit, la popolazione italiana crede fortemente nella necessità di rapporti stretti tra il Regno Unito e l’Unione Europea.
Ben 9 italiani su 10 ritengono che una cooperazione solida sia nell’interesse comune, e 4 su 5 auspicano un legame speciale tra Italia e UK, in crescita del +9% rispetto al 2024.
Le aree più richieste di collaborazione sono circolazione dei giovani, istruzione, ricerca, commercio, cultura, sostenibilità e sicurezza.
Particolarmente significativa è la voce dei giovani: 8 italiani su 10 si dichiarano favorevoli a programmi di mobilità giovanile tra Regno Unito e Paesi UE, un ponte ideale tra le due sponde del continente.
La Visita Reale che ha conquistato l’Italia
A segnare il punto di svolta nei rapporti bilaterali è stata la Visita Reale di Re Carlo e della Regina Camilla dello scorso aprile.
Tre italiani su quattro ricordano l’evento, e per quasi 9 su 10 è stata la conferma dei buoni rapporti tra i due Paesi.
L’eco del viaggio reale si è tradotta in un effetto di fiducia senza precedenti: la percentuale di chi percepisce un avvicinamento tra Italia e Regno Unito è triplicata, passando dal 16% del 2024 al 48% di quest’anno.
Il discorso del Sovrano al Parlamento italiano è stato accolto come segno di stima e affetto verso il popolo italiano, rafforzando un legame fondato su valori condivisi, cultura e dialogo.
ETA: italiani informati, ma troppi si affidano a canali non ufficiali
Dal 2 aprile 2025, chiunque desideri entrare nel Regno Unito deve richiedere la Electronic Travel Authorisation (ETA), una sorta di visto elettronico obbligatorio.
Secondo l’indagine SWG, 1 italiano su 2 è al corrente della nuova norma, ma oltre la metà di coloro che hanno ottenuto l’autorizzazione lo ha fatto tramite canali non ufficiali, incorrendo in costi aggiuntivi e possibili complicazioni.
In totale, il 55% di chi ha richiesto l’ETA ha avuto difficoltà nella procedura, segno che serve maggiore chiarezza informativa per i viaggiatori italiani.
La cultura britannica resta irresistibile
Non è solo un fatto politico o economico. Gli italiani continuano ad amare tutto ciò che è Made in Britain: dalla musica e il cinema, fino agli sport iconici come la Premier League o Wimbledon, passando per i simboli più autentici della tradizione britannica, come il tè delle cinque.
Questi elementi continuano a rappresentare un ponte culturale vivo e vitale, che resiste al tempo e alle trasformazioni geopolitiche.
Un dialogo tra popoli più che tra governi
La presentazione del rapporto alla vigilia del Convegno di Pontignano, storico appuntamento dedicato ai rapporti anglo-italiani, assume quest’anno un valore simbolico.
L’indagine SWG restituisce l’immagine di due Paesi che si osservano con rispetto e simpatia reciproca, uniti da una lunga storia di scambi culturali, economici e umani.
Mentre il mondo attraversa nuove tensioni e mutamenti globali, il messaggio che arriva da Pontignano è chiaro: Italia e Regno Unito possono essere alleati nel costruire un futuro fondato su cultura, innovazione e dialogo.