È un processo destinato ad entrare nella storia giudiziaria degli Stati Uniti quello che vede la squadra professionistica di baseball degli Los Angeles Angels, accusata di essere responsabile della morte del suo lanciatore Tyler Skaggs, morto per una overdose di fentanyl, nel 2019.
Giocatore professionista di baseball morto per overdose, sotto accusa la squadra: "Non lo protesse"
La richiesta di una condanna in sede civile dei responsabili della squadra (che milita nella MLB, la principale lega professionistica mondiale di baseball) è motivata dal fatto di non essere riuscita ad applicare le politiche contro gli stupefacenti, permettendo ad un dipendente tossicodipendente di rimanere al lavoro - nonostante la sua condizione fosse conosciuta - e quindi di avere contatti con i giocatori.
Le accuse sono arrivate nelle dichiarazioni di apertura del processo civile per omicidio colposo intentata dalla moglie e dai genitori di Tyler Skaggs.
La famiglia sostiene che la squadra della MLB dovrebbe essere ritenuta responsabile della morte del lanciatore 27enne dopo che il suo direttore della comunicazione, Eric Kay, è stato già condannato per avere fornito la pillola contaminata da fentanyl che ha portato all'overdose fatale di Skaggs, durante un soggiorno della squadra in Texas.
Nella sua dichiarazione, l'avvocato dei familiari di Skaggs, Shawn Holley, ha detto ai giurati che i dirigenti degli Angels sapevano che Kay era dipendente dagli oppioidi, si presentava normalmente al lavoro e forniva droghe ad almeno sei giocatori, tra cui appunto la vittima.
Holley ha detto che gli Angels hanno ripetutamente fallito nel seguire le politiche antidroga della squadra quando si trattava di Kay, assegnandogli persino di accompagnare la squadra in Texas, subito dopo la riabilitazione, ma hanno pienamente applicato le regole quando si trattava di dipendenti di livello inferiore, come quelli che svolgevano lavori manuali allo stadio.
"Hanno seppellito la testa sotto la sabbia più e più e più volte, e di conseguenza Tyler Skaggs è morto", ha detto Holley ai giurati.
Gli avvocati degli Angels sostengono che i risultati dell'autopsia hanno mostrato che comunque Skaggs aveva anche bevuto e assunto ossicodone quando è morto, e stava sniffando antidolorifici invece di assumerli per via orale, come gli sarebbe stato prescritto. La squadra sostiene anche che Skaggs e Kay erano fuori servizio e che le azioni del giocatore, nella privacy della sua stanza d'albergo, non avrebbero potuto essere impedite dagli Angels.
La causa civile - che ha una richiesta di risarcimento di centinaia di milioni di dollari - è arrivata nell'aula del tribunale di Santa Ana a più di sei anni da quando Skaggs fu trovato morto nella stanza dell'albergo di Dallas dove la squadra alloggiava nei giorni in cui doveva affrontare un ciclo di quattro partite contro i Texas Rangers. Il rapporto di un medico legale disse che Skaggs era morto soffocato dal vomito e che nel suo sistema era stato trovato un mix tossico di alcol, fentanyl e ossicodone.
Kay è stato condannato nel 2022 per aver fornito a Skaggs una pillola di ossicodone arricchita con fentanyl e condannato a 22 anni di carcere federale. Nel corso del processo, in Texas, cinque giocatori dell'MLB testimoniarono di avere ricevuto ossicodone da Kay in vari momenti dal 2017 al 2019, gli anni in cui è stato accusato di avere dato pillole ad atleti degli Angels.
Holley ha detto ai giurati che i giocatori degli Angels compravano droga da Kay nella clubhouse, negli spogliatoi e nel parcheggio dello stadio della squadra, in California, per aiutarli a giocare nonostante il dolore. Nel 2019, Kay è stato ricoverato in ospedale a causa del suo uso di droghe e sua moglie ha trovato messaggi di testo sul suo telefono che indicavano che aveva fornito droghe ai giocatori: Messaggi che, ha detto ancora l'avvocato Holley, la donna ha condiviso con i funzionari degli Angels, che quindi erano a conoscenza dei fatti.
"Eric forniva regolarmente i farmaci di cui avevano bisogno e si fidavano di lui", ha detto Holley. "Era dilagante, fuori controllo e incredibilmente pericoloso". I querelanti chiedono 118 milioni di dollari per i mancati guadagni di Skaggs, nonché un risarcimento per le sofferenze della famiglia e danni punitivi contro la squadra, ha detto Holley.
Dopo la morte di Skaggs, la MLB ha raggiunto un accordo con l'associazione dei giocatori per iniziare i test per gli oppioidi e per indirizzare coloro che risultano positivi al consiglio di trattamento. Gli Stati Uniti sono alle prese con un'ondata di decessi per overdose, molti dei quali dovuti alla potenza del fentanyl, tra i giovani, con le overdose segnalate come la principale causa di morte per le persone di età compresa tra 18 e 44 anni nel 2024, secondo i Centers for Disease Control and Prevention.
Skaggs era stato un titolare regolare nella rotazione dei lanciatori partenti degli Angels dalla fine del 2016, dopo essersi sottoposto ad un intervento chirurgico al braccio. Ha lottato ripetutamente con gli infortuni durante quel periodo.