Un bambino (sotto i cinque anni) su sette in Messico soffre di arresto della crescita o malnutrizione cronica, un problema che ne compromette lo sviluppo fisico e cognitivo. La denuncia è contenuta in un studio condotto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell'Indagine Nazionale sulla Salute e la Nutrizione del Messico (Ensanut).
In Messico la piaga della povertà frena la crescita di un bambino su sette
Dalla ricerca emerge che povertà e disuguaglianza sono le principali cause della bassa statura in Messico. Fino a poco tempo fa, la metà delle famiglie messicane era povera, il che limitava l'accesso a cibo sano, in particolare ai prodotti animali che sono fondamentali per la crescita.
I studi di OMS ed Ensanut confermano quella che dovrebbe essere una cosa scontata, cioè che le famiglie povere tendono a consumare cibi più economici come riso, mais, grano, olio o zucchero e meno prodotti animali come carne, pesce e latte. Anche se consumano più calorie, non ottengono i nutrienti necessari per crescere, come le proteine animali.
L'arresto della crescita può anche essere collegato a cause mediche, come la carenza di ormone della crescita, che è presente in circa un bambino su 3.800. Questo ormone, prodotto dalla ghiandola pituitaria, stimola lo sviluppo del bambino e mantiene i tessuti e gli organi.
L'identificazione precoce e il trattamento con terapie ormonali sostitutive biosintetiche sono fondamentali per migliorare i risultati, secondo l'azienda sanitaria Novo Nordisk Mexico. L'azienda sottolinea che i bambini che iniziano precocemente il trattamento possono ottenere maggiori benefici rispetto a quelli che lo iniziano più tardi.
"È molto importante che, quando notano qualsiasi sintomo che indica un ritardo nella crescita, si rivolgano a un endocrinologo pediatrico per eseguire i test diagnostici necessari", afferma Angélica Licona, senior medical manager di malattie rare presso Novo Nordisk Mexico.
Gli effetti della malnutrizione durante l'infanzia durano tutta la vita, riducendo lo sviluppo cognitivo e la capacità di apprendere, limitando la mobilità sociale e le future opportunità di lavoro.
Programmi come l'alimentazione scolastica sono fondamentali per garantire una dieta varia ed equilibrata, che includa prodotti animali che molte famiglie a basso reddito non possono fornire. Qualsiasi politica che riduca la povertà e la disuguaglianza avrà effetti positivi sull'altezza e sullo sviluppo dei bambini.
A livello globale, l'OMS stima che 144 milioni di bambini sotto i cinque anni di età nel mondo soffrano di rachitismo, il che rappresenta circa il 22% della popolazione infantile.
L'America Latina ha registrato un calo negli ultimi decenni, ma permangono importanti lacune, soprattutto nelle aree rurali e nelle comunità indigene, secondo l'OMS e il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF).
Ridurre la malnutrizione infantile fa parte degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, che mirano a sradicare tutte le forme di malnutrizione entro il 2030. Tuttavia, fattori come l'inflazione alimentare e gli effetti del cambiamento climatico hanno rallentato i progressi.
Gli esperti concordano sul fatto che affrontare l'arresto della crescita richiede azioni globali che combinino diagnosi tempestiva dei problemi endocrinologici, programmi nutrizionali, accesso ai servizi sanitari, acqua potabile e servizi igienico-sanitari.