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Il nuovo volto del jazz

 
Il nuovo volto del jazz
Redazione

Il jazz è nato negli Stati Uniti, a New Orleans, alla fine dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento. In quella città, crocevia di culture e popoli, le tradizioni africane e afroamericane si fusero con la musica europea. I ritmi africani, il canto call and response, il blues e il ragtime si unirono dando vita a un nuovo linguaggio musicale: il jazz.

Il nuovo volto del jazz

Il jazz si distingue per l’improvvisazione, lo swing e le blue notes, caratteristiche che lo rendono ancora oggi una musica viva ed in continua evoluzione. Negli ultimi anni la musica jazz ha continuato a cambiare, diventando più aperto, più tecnologico e più globale. Uno dei cambiamenti più evidenti è la fusione con altri generi musicali.

Il jazz si mescola con l’hip-hop, il neo-soul, l’R&B e la musica elettronica. Questa combinazione ha dato vita a nuovi stili, dove il ritmo e la sperimentazione convivono con le armonie tipiche del jazz. Molti artisti utilizzano sintetizzatori, loop e computer per creare sonorità moderne, senza rinunciare agli strumenti classici come il pianoforte, la tromba o il sassofono.

Il jazz di oggi è anche più internazionale. I musicisti prendono ispirazione da tradizioni diverse: ritmi africani, melodie mediorientali, influenze latino-americane.

La tecnologia ha avuto un ruolo importante in questa evoluzione. Gli strumenti digitali e i software musicali permettono di sperimentare nuovi suoni e registrare in modo indipendente. Le piattaforme di streaming diffondono il jazz in tutto il mondo, e molti giovani musicisti imparano online attraverso corsi e tutorial. Anche l’intelligenza artificiale comincia ad essere usata come strumento creativo, per generare basi o accompagnamenti che stimolano l’improvvisazione.

Ciò che non è cambiato è il cuore del jazz: l’improvvisazione, il dialogo tra i musicisti e la libertà di espressione. Anche se cambiano strumenti e contesti, il jazz resta un linguaggio vivo, capace di evolversi senza tradire sé stesso. È una musica che continua a unire passato e futuro, tradizione e sperimentazione, portando nel presente lo spirito creativo con cui è nata.

La 49 edizione di Roma Jazz Festival che si terrà dal 1° al 23 novembre - che si tiene in vari luoghi simbolo della capitale: l'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la Casa del Jazz e l'Abbazia di Fossanova a Priverno, a Latina - consentirà a tutti gli appassionati di esplorare le sfumature del jazz moderno, con un focus particolare sull’ibridazione dei generi.