L’8 novembre 2025 Ponte Milvio diventa il centro della romanità con la prima Festa del Supplì, organizzata dal Municipio XV per celebrare uno dei piatti più iconici della cucina romana. Dalle 12 alle 22, stand e friggitorie animeranno la piazza storica con degustazioni, musica dal vivo e performance di street artist, trasformando l’evento in una vera festa popolare. Parteciperanno molte delle insegne più famose di Roma, come La Casa del Supplì, Supplizio, La Gatta Mangiona, Trapizzino, 180gr Pizzeria, Sancho e I Fritti di Sora Milvia.
A Ponte Milvio la prima Festa del Supplì
Da dove arriva il supplì? Il suo nome deriva dal francese surprise, sorpresa, per il cuore di mozzarella che si scopre al primo morso. L’origine risale al periodo napoleonico, quando a Roma, nei primi anni dell’Ottocento, i soldati francesi portarono l’idea delle crocchette di riso fritte. La leggenda racconta che uno di loro, assaggiandole, esclamò surprise! e da lì nacque il nome supplì nella parlata romana. Il periodo napoleonico, compreso tra il 1798 e il 1814, fu breve ma segnò profondamente la storia della città. In quegli anni, Roma visse una trasformazione politica, sociale e culturale che la traghettò, pur tra molte tensioni, verso la modernità.
La prima traccia scritta risale al 1874, nel menù della Trattoria della Lepre in via dei Condotti, dove appariva come "soplis di riso". La ricetta è stata poi fissata nel 1929 da Ada Boni nel suo libro La Cucina Romana. In origine, il riso era condito con un sugo semplice, funghi secchi, provatura (simile alla mozzarella) e formaggio. Solo più tardi si aggiunsero l’uovo e la panatura, che gli danno la croccantezza tipica.
Il supplì ha forma allungata e non sferica come l’arancino siciliano, e quando si spezza, il filo di mozzarella ricorda un cavo del telefono: da qui il nome supplì al telefono. In passato veniva venduto per strada dai supplittari, ambulanti che portavano un calderone d’olio bollente e gridavano Supplì caldi e bollenti!
Oggi ne esistono decine di versioni: dal classico con ragù e mozzarella a varianti con cacio e pepe, amatriciana, carciofi o pesce. Nonostante le reinterpretazioni, resta un simbolo di semplicità, convivialità e tradizione popolare.
La Festa del Supplì a Ponte Milvio non è solo un evento gastronomico: è un tributo alla romanità e a un cibo che, con il suo cuore filante e croccante, racconta più di due secoli di storia e di passione per la buona tavola.