Costruire in modo da resistere ai terremoti non è più solo un obiettivo tecnico, ma una necessità per salvare vite e ridurre danni. In tutto il mondo, la ricerca sta sviluppando soluzioni sempre più efficaci, semplici da applicare e innovative.
Le tecnologie più avanzate per costruire edifici che resistono ai terremoti
Oggi le tecnologie più avanzate permettono agli edifici di “muoversi con il terremoto” invece di contrastarlo rigidamente, evitando così il crollo. Tra queste, una delle più usate è la base isolation, ovvero l’isolamento alla base: si tratta di sistemi che separano l’edificio dal suolo usando cuscinetti elastici o dispositivi scorrevoli. In pratica, l’edificio “galleggia” sopra questi elementi, riducendo molto le vibrazioni trasmesse dal terreno.
Un’altra tecnologia chiave è quella dei dampers, dispositivi che assorbono l’energia del sisma. Esistono vari tipi: quelli che funzionano come ammortizzatori (shock absorbers), quelli a fluido viscoso (viscous dampers), o ancora quelli a massa accordata (tuned mass dampers), che si muovono in senso opposto alle scosse per contrastarne l’effetto. Queste soluzioni sono usate in molti grattacieli in Giappone, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.
Anche i materiali hanno fatto passi avanti. Si usano fibre rinforzate (fiber-reinforced polymers, FRP), miscele di cemento più flessibili, leghe metalliche a memoria di forma e, in alcuni casi, materiali intelligenti che si autoriparano (self-healing materials). Le FRP, ad esempio, sono leggere, resistenti e molto adatte per rinforzare edifici esistenti, senza appesantirli.
Un’altra innovazione è la progettazione basata sulle prestazioni, detta Performance-Based Design (PBD): non si progetta solo per evitare il crollo, ma per garantire che l’edificio resti utilizzabile anche dopo un terremoto. Quest’approccio è ormai standard in paesi sismici come il Cile, il Giappone e la Nuova Zelanda.
La ricerca usa anche l’intelligenza artificiale e modelli digitali per simulare il comportamento degli edifici in caso di scossa. In laboratori avanzati come quelli del progetto ROBUST in Cina e Nuova Zelanda, si testano interi edifici su piattaforme che simulano terremoti reali, migliorando sicurezza e precisione progettuale.
In sintesi, oggi possiamo costruire meglio e più sicuri grazie a tecnologie che combinano ingegneria, materiali innovativi e smart design. Il futuro delle costruzioni antisismiche è già presente: serve solo applicarlo ovunque.