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Sci, sicurezza e prevenzione, gli ortopedici SIOT lanciano l’allarme per la nuova stagione invernale

 
Sci, sicurezza e prevenzione, gli ortopedici SIOT lanciano l’allarme per la nuova stagione invernale
Redazione

La stagione sciistica 2025/2026 si apre all’insegna dell’entusiasmo, ma anche con un campanello d’allarme che arriva dal mondo medico. Gli ortopedici della SIOT, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, richiamano infatti l’attenzione sull’aumento degli infortuni sulla neve, invitando gli appassionati a una preparazione adeguata e a comportamenti più prudenti. I dati raccolti da ASTAT sulla scorsa stagione raccontano che in Alto Adige gli incidenti sulla neve sono cresciuti del 7,1%, arrivando a 11.905 casi. Le donne risultano leggermente più colpite (50,7%), mentre nel 75,7% dei casi le cadute avvengono senza il coinvolgimento di terzi.

Il monito del Presidente SIOT: preparazione e prudenza prima di tutto

Il Presidente SIOT, Pietro Simone Randelli, ha sottolineato come arrivare preparati rappresenti la prima forma di prevenzione. Secondo il professore, chi pratica sport invernali con un minimo di allenamento e preparazione fisica può affrontare la montagna in sicurezza a qualsiasi età, mentre la vita sedentaria espone a rischi maggiori, soprattutto per muscoli, articolazioni e ossa. Randelli ha ricordato inoltre che la prudenza sulle piste, soprattutto in condizioni di meteo instabile, è fondamentale quanto l’allenamento: “Prepararsi all’incontro con la montagna e il ghiaccio è una mossa vincente, così come lo è essere prudenti quando il meteo è meno favorevole”, ha chiarito.

I traumi più frequenti: il ginocchio resta il punto debole

L’elenco dei traumi più frequenti conferma le criticità note: il ginocchio è la parte del corpo più coinvolta, con il 35,9% degli infortuni, seguita dalla spalla (13%) e dalla testa (8,6%). Colpisce la forte prevalenza femminile tra i traumi del ginocchio (68,7%), mentre gli uomini risultano più soggetti alle lesioni alla spalla. I traumi cranici restano relativamente stabili anche grazie all’uso diffuso del casco, indossato da oltre il 95% degli sciatori.

Dove e quando avvengono più incidenti

Interessante anche la distribuzione sulla base della difficoltà delle piste, con oltre la metà degli incidenti (50,8%) che avviene sulle piste rosse, spesso affrontate da sciatori non del tutto preparati, il 40,4% sulle piste azzurre e solo l’8,8% sulle nere. La fascia d’età più colpita è quella tra gli 11 e i 20 anni, che rappresenta il 22,3% del totale, seguita dagli adulti tra i 51 e i 60 anni.

Tecnica, prudenza e responsabilità

Gli ortopedici SIOT insistono sulla necessità di acquisire una buona tecnica prima di affrontare discese impegnative, soprattutto per chi è principiante o torna sugli sci dopo molto tempo. L’invito è quello di affidarsi a maestri certificati e di rispettare la segnaletica delle piste, senza lasciarsi trascinare dalla fretta o dall’emulazione. La responsabilità personale, spiegano gli esperti, è uno dei fattori più importanti per ridurre il numero degli incidenti.

Le cinque regole d’oro della SIOT

Accanto all’appello alla prudenza, SIOT propone cinque regole d’oro per godersi la montagna in sicurezza: mantenere una preparazione fisica costante, indossare sempre casco e protezioni, utilizzare attrezzature efficienti e ben regolate, effettuare un adeguato riscaldamento prima della prima discesa e verificare con attenzione le condizioni delle piste e del meteo. Una particolare raccomandazione riguarda il comportamento dopo pranzo, poiché alcol e pasti abbondanti riducono i riflessi e aumentano il rischio di cadute.

Prevenzione come alleata degli sport invernali

Secondo gli ortopedici, la prevenzione è il vero alleato degli sport invernali e il primo passo per trasformare la stagione sulla neve in un’esperienza di divertimento, senza sorprese indesiderate.