Con un panel dedicato al diritto al cibo, alla sovranità e alla resilienza alimentare, le organizzazioni umanitarie Mani Tese ETS e COOPI – Cooperazione Internazionale hanno inaugurato il 14 ottobre la sezione side event del Global Forum del Milan Urban Food Policy Pact (MUFPP) presso l’Università degli Studi di Milano.
Verso sistemi alimentari sostenibili
Il convegno, intitolato Towards Sustainable Food Systems: Right to Food, Sovereignty and Resilience. Good Practices and Successful Projects, ha aperto il più importante appuntamento internazionale dedicato alle politiche alimentari urbane organizzato dal Comune di Milano. In programma fino al 17 ottobre, riunisce oltre 500 esperti da tutto il mondo - rappresentanti di università, amministrazioni locali e organizzazioni della società civile - per discutere delle sfide legate alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
Nel suo intervento introduttivo, Francesca C. Villata, professoressa ordinaria di Diritto Internazionale all’Università degli Studi di Milano, ha ricordato che “la riflessione attuale evidenzia il ruolo, non sempre positivo, del settore privato nei sistemi agroalimentari globali. Per questo è essenziale guardare con attenzione alla Direttiva (UE) 2024/1760 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, che introduce un regime di responsabilità civile volto a garantire il rispetto dei diritti umani lungo le catene di approvvigionamento”.
Alice Giulia Dal Borgo, docente del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, ha sottolineato che “parlare di diritto al cibo non significa solo nutrizione, ma implica salute, cultura, relazioni e sovranità alimentare”.
“Le disuguaglianze alimentari non sono una conseguenza accidentale del sistema agroalimentare dominante, ma uno dei suoi esiti strutturali - ha affermato Elisa Lenhard, responsabile Educazione alla Cittadinanza Globale e Advocacy di Mani Tese - Il modo in cui produciamo, distribuiamo e consumiamo cibo riflette e amplifica disuguaglianze economiche, sociali e ambientali”.
Federico Pirola, responsabile del progetto “Contrasto alla Povertà a Milano” di COOPI, ha spiegato che “oggi la povertà non si distribuisce più lungo una linea che separa Nord e Sud del mondo: attraversa tutti i territori, urbani e rurali, e ci impone di costruire risposte radicate nei contesti locali”.
L’invito finale delle due organizzazioni è stato chiaro: fare dell’alimentazione un diritto universale e riconosciuto, rafforzando la collaborazione tra istituzioni, produttori, scuole e cittadini, e promuovendo politiche pubbliche che mettano al centro giustizia sociale, climatica e alimentare.