La parola zip nasce dall’inglese e imita il suono di qualcosa che si chiude velocemente. Oggi usiamo questa parola per parlare sia della cerniera nei vestiti, sia dei file compressi nel computer, sia dei codici postali americani.
La zip: una chiusura che ha cambiato abiti e computer
La zip come chiusura nasce nel 1893, quando Whitcomb Judson presenta un primo modello all’Expo di Chicago. Era una chiusura a ganci, ma poco pratica. Solo nel 1913 Gideon Sundback, un ingegnere svedese-americano, migliora l’idea e inventa una versione con denti metallici che si incastrano. Il brevetto viene registrato nel 1917. Nel 1923 l’azienda B. F. Goodrich monta la nuova chiusura su un paio di stivali e la chiama zipper boots. Da quel momento, zipper diventa il nome usato per tutti questi tipi di chiusura.
All’inizio, la zip viene usata solo per scarpe e borse. Negli anni '20 e '30 inizia ad apparire sui vestiti, soprattutto per bambini e giacche da motociclista. Nel 1937 viene preferita ai bottoni nei pantaloni da uomo, anche grazie al sostegno di stilisti e giornali di moda. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le forze armate adottano la zip per le uniformi e le giacche da volo. Da allora, la zip entra in quasi tutti i capi: jeans, vestiti, gonne, giacche, scarpe, borse, tute sportive, sacchi a pelo. La sua forza è la praticità: si chiude e si apre in un attimo, è più comoda dei bottoni, protegge meglio da vento e acqua. Oggi la zip è prodotta in milioni di esemplari ogni anno, con marchi come YKK tra i leader mondiali.
Zip non è solo moda. Nell’informatica, dal 1989, ZIP è anche un tipo di file compresso. L’ingegnere americano Phil Katz crea il formato ZIP per facilitare il trasporto e l’archiviazione di più file in uno solo, risparmiando spazio. Il nome ZIP è scelto per trasmettere l’idea di velocità. Ancora oggi, i file zip sono comuni e funzionano su tutti i computer. Spesso, l’icona che li rappresenta mostra proprio una cerniera.
Infine, negli Stati Uniti ZIP è anche il codice postale, introdotto nel 1963 per rendere più rapide le spedizioni. ZIP sta per Zone Improvement Plan. Le prime tre cifre indicano l’area geografica, le ultime due l’ufficio postale. Dal 1983, il codice ZIP si è allungato con altre 4 cifre per una localizzazione ancora più precisa.
In conclusione, la zip è un’invenzione semplice ma rivoluzionaria. Nata per vestire meglio, è diventata anche un simbolo di velocità e praticità nei computer e nei sistemi postali. Un solo nome, tanti usi diversi.