A 80 anni dall’attacco atomico su Nagasaki, James Nolan Jr., nipote di un medico coinvolto nella costruzione della bomba, restituisce una campana alla cattedrale di Urakami: un gesto di pace e riconciliazione
Il nonno era un medico, che aveva giurato – con il Giuramento di Ippocrate – di salvare vite umane. Eppure, proprio per la sua preparazione scientifica, fu selezionato tra gli studiosi che parteciparono al Progetto Manhattan, il programma che portò alla realizzazione delle prime bombe atomiche della storia.
La prima fu sganciata il 6 agosto 1945 su Hiroshima, causando decine di migliaia di morti. Ma non fu sufficiente a indurre il Giappone alla resa. Tre giorni dopo, il 9 agosto, fu colpita anche Nagasaki, causando un numero devastante di vittime e mettendo fine alla speranza del governo giapponese di ribaltare le sorti della guerra.
Urakami: la comunità cristiana devastata dalla bomba
L’onda d’urto della bomba non risparmiò i quartieri periferici della città. Tra questi Urakami, cuore di una vivace comunità cristiana, dove sorgeva la Cattedrale di Urakami, simbolo della fede cattolica giapponese. La bomba atomica uccise due sacerdoti e 24 fedeli che si trovavano in preghiera, e distrusse una delle due campane della chiesa.
L’altra campana, miracolosamente sopravvissuta all’esplosione, è ancora oggi in uso. Solo recentemente, la campana gemella è stata restituita alla cattedrale, grazie a un progetto di restauro promosso proprio dal nipote del medico del Progetto Manhattan.
Una nuova campana per la pace
La nuova campana in bronzo, alta 66 centimetri e con un diametro di 80,7 centimetri, è stata collocata nella torre campanaria giovedì scorso, attraverso una delicata operazione eseguita con una gru, alla presenza di centinaia di fedeli e curiosi.
Il prossimo 9 agosto, alla stessa ora in cui 80 anni fa fu sganciata la bomba, le due campane torneranno a suonare insieme, come simbolo di memoria, speranza e pace.
Il gesto di James Nolan Jr.
Il promotore dell’iniziativa è James Nolan Jr., 62 anni, professore di sociologia al Williams College negli Stati Uniti. Nolan è il nipote di uno dei medici coinvolti nel Progetto Manhattan e ha avviato la raccolta fondi per donare la campana alla città.
Durante una cerimonia precedente all’installazione, Nolan ha suonato la campana insieme a Kojiro Moriuchi, 72 anni, sopravvissuto di seconda generazione alla bomba atomica di Nagasaki, anch’egli tra i promotori del restauro.
La nuova campana è stata benedetta dall’arcivescovo Peter Michiaki Nakamura, guida della diocesi di Nagasaki dal 2022, e ha ricevuto il nome di “Campana della speranza di Santa Kateri”.
Dalla colpa alla riconciliazione
Nolan ha raccontato di essere stato ispirato durante un viaggio a Nagasaki nel 2023, quando, parlando con un cattolico locale, venne a conoscenza della campana perduta.
In quell’occasione tenne anche una conferenza sul bombardamento atomico, sulla storia dei cristiani convertiti perseguitati durante il periodo feudale giapponese e sul valore della memoria. L’obiettivo era raccogliere fondi per il restauro della campana.
“Penso che sia bellissima, più di quanto avessi mai immaginato”, ha detto Nolan durante la cerimonia di benedizione. “Spero che la campana sia un simbolo di unità e che porti i frutti della promozione della speranza e della pace in un mondo in cui ci sono divisioni, guerre e dolore”.