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Dai tappi metallici delle bottiglie una fonte di contaminazione da microplastiche

 
Dai tappi metallici delle bottiglie una fonte di contaminazione da microplastiche

Uno studio francese rivela livelli elevatissimi di microplastiche nei liquidi contenuti in bottiglie di vetro: il problema è la vernice dei tappi in metallo

I tappi delle bottiglie in metallo possono essere una fonte significativa di contaminazione da microplastiche nelle bevande, secondo un nuovo studio dell’Agenzia francese per la Sicurezza alimentare.

Nel corso della ricerca, sono stati confrontati i livelli di microplastica in birra, acqua, vino e bevande analcoliche. La sostanza è stata trovata in tutti i campioni, ma il liquido nei barattoli di vetro ha mostrato i livelli più alti. La sorprendente fonte della contaminazione: una vernice a base di poliestere sui tappi metallici delle bottiglie di vetro.

Per Alexandre Dehaut, uno dei coordinatori della ricerca, i risultati sono stati "molto sorprendenti".
"Si sospettava che i tappi fossero la principale fonte di contaminazione, poiché la maggior parte delle particelle isolate nelle bevande erano identiche al colore dei tappi e condividevano la composizione della vernice esterna", hanno scritto gli autori nello studio.

Le microplastiche sono minuscoli pezzi di plastica aggiunti intenzionalmente ai beni di consumo o generati dalla rottura di oggetti plastici più grandi. Le particelle contengono un numero qualsiasi di 16.000 sostanze chimiche plastiche, di cui migliaia, come BPA, ftalati e PFA, presentano gravi rischi per la salute.

La sostanza è stata trovata in tutto il corpo umano ed è un neurotossico che può attraversare le barriere placentare ed encefalica. È collegata a un aumento del rischio di infarto e cancro.

Si ritiene che la dieta sia una delle principali vie di esposizione: i test degli ultimi anni hanno costantemente identificato microplastiche in una vasta gamma di alimenti e bevande, e gli imballaggi risultano una fonte chiave di contaminazione.

I ricercatori del nuovo studio hanno controllato bevande in bottiglie di acqua, vetro, metallo e mattoni e hanno trovato microplastiche in tutte. I livelli nelle bottiglie di vetro erano circa 50 volte superiori a quelli di plastica. Le bottiglie in vetro utilizzavano tappi in metallo, mentre le bottiglie di plastica erano dotate di tappi in plastica. I cappucci di plastica non usavano lo stesso tipo di vernice dei cappucci di metallo, hanno notato i ricercatori.

Sembra che i tappi di bottiglia siano conservati in massa dopo la produzione, in sacchetti o scatole, dove si raschiano l’un l’altro. Una volta sigillati alle bottiglie, i pezzi di plastica derivati dai graffi finiscono nella bevanda. Gli autori sono riusciti a osservare micrograffi e abrasioni utilizzando il microscopio.

I ricercatori hanno anche scoperto che il problema potrebbe essere risolvibile: le microplastiche possono essere rimosse dai tappi risciacquandoli e asciugandoli con aria soffiata alla fine del processo di produzione. Tuttavia, Dehaut ha precisato che sebbene la strategia abbia funzionato in laboratorio, potrebbe essere difficile da attuare su scala industriale.

Inoltre, i ricercatori hanno identificato microplastiche non derivanti dalla vernice, il che indica che parte della contaminazione si verifica altrove nel processo produttivo, oppure proviene direttamente dall’acqua usata nella realizzazione delle bevande.

Redazione