Nuova governance, taglio dei costi e rilancio produttivo: così la storica realtà dell’audiovisivo guarda al futuro
Cinecittà riaccende i riflettori sul proprio rilancio. Dopo un 2024 segnato da pesanti eredità economiche, la nuova governance guidata dall’Amministratore delegato Manuela Cacciamani ha restituito solidità alla società, approvando un bilancio con perdite ridotte, un patrimonio netto positivo e soprattutto un ambizioso Piano Industriale per il quinquennio 2025–2029. Un cambio di passo che vuole restituire centralità internazionale agli studi romani e rafforzare l’intero comparto audiovisivo italiano.
Da crisi a ripartenza: il bilancio 2024
“Quando ho assunto l’incarico, nel luglio 2024, mi aspettavo una società in salute”, ha dichiarato Cacciamani. “Ho invece trovato 13,6 milioni di perdite e contratti inesistenti, eccetto quello con Fremantle, addirittura in perdita. In totale, oltre 21,5 milioni di euro di passivo lasciati dalla precedente gestione”.
Manuela Cacciamania
Nonostante questo scenario critico, la nuova gestione è riuscita in sei mesi a:
- ridurre i costi di oltre 5 milioni di euro,
- migliorare i ricavi per 1,2 milioni rispetto alle stime,
- portare la perdita d’esercizio a 11,6 milioni, meglio delle previsioni,
- conservare un patrimonio netto positivo pari a 4,2 milioni di euro.
Un nuovo modello di crescita: il Piano Industriale 2025–2029
Il Piano Industriale approvato dall’Assemblea dei Soci traccia una rotta precisa. L’obiettivo? Raddoppiare i ricavi entro il 2029, da 26,7 a 51,9 milioni di euro, con un EBITDA positivo di 6,3 milioni e un margine operativo del 7,5%. L’intervento prevede:
- la costruzione di 5 nuovi teatri di posa e il rinnovo di altri 4 entro il 2026,
- un aumento della capacità produttiva del 60%,
- l’incremento del patrimonio netto a 25,2 milioni di euro entro il 2029.
Il tutto poggiando su sei pilastri: ottimizzazione, qualità, sostegno, persone, diversificazione e sostenibilità.
Investimenti in tecnologia, cultura e persone
Tra i progetti chiave del rilancio, spiccano:
- il rafforzamento dei servizi tecnologici,
- il potenziamento dell’Archivio Luce e del MIAC – Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema,
- l’adozione di pratiche sostenibili,
- l’investimento su capitale umano, welfare aziendale e nuove assunzioni.
Una strategia che mira a posizionare Cinecittà come polo di riferimento internazionale, attrattivo per produzioni nazionali e internazionali.
Nuova presidenza per una nuova stagione
L’Assemblea ha inoltre nominato Presidente di Cinecittà il dottor Antonio Saccone, figura di spicco del panorama istituzionale. A lui sono giunti gli auguri dell’AD Cacciamani “per un proficuo lavoro comune a sostegno dell’audiovisivo italiano”.
Redazione
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