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Comprare e vendere online

 
Comprare e vendere online
Redazione

La compravendita tra privati su internet è diventata parte della vita quotidiana di milioni di persone. Piattaforme come eBay e Vinted permettono di vendere e acquistare oggetti usati in modo semplice e veloce, con vantaggi economici e ambientali. Ma quanto valgono questi mercati e quante persone li usano davvero?

Comprare e vendere online

Partiamo da Vinted, una piattaforma nata per lo scambio di abiti usati, oggi diventata un punto di riferimento europeo per il second-hand (seconda mano). Conta oltre 100 milioni di utenti nel mondo, di cui circa 7 milioni solo in Italia. Gli articoli disponibili superano i 500 milioni, e il suo fatturato nel 2024 ha raggiunto 813,4 milioni di euro, con un utile netto di 76,7 milioni. Nel 2023 il fatturato era stato di 596,3 milioni, in crescita del 61% rispetto all’anno precedente. Il profitto netto di quell’anno era stato di 17,8 milioni, un miglioramento notevole rispetto alla perdita di 20,4 milioni del 2022.

eBay, invece, è attiva da oltre vent’anni e propone sia vendite dirette sia aste online. In Italia, secondo una ricerca condotta da Deloitte ed eBay, le vendite online tramite canali non tradizionali (come siti web, app e marketplace) valgono il 2,6% delle vendite al dettaglio, cioè circa 11 miliardi di euro. Se si considerano anche le vendite che iniziano nei negozi fisici ma si concludono online (non-store), si arriva a 35 miliardi. eBay è anche molto usata dalle aziende: il 18% delle imprese italiane con e-commerce ha un profilo attivo su eBay. Il termine e-commerce indica il commercio elettronico, cioè l’insieme delle attività di compravendita fatte su internet.

Nel confronto tra le due piattaforme, Vinted sta crescendo più rapidamente, ma eBay resta un canale importante per chi cerca oggetti diversi dal vestiario, o per chi vuole raggiungere acquirenti internazionali. In Italia, eBay ha circa 39 milioni di visite mensili.

Anche la normativa si è aggiornata. Le nuove regole europee sullo scambio di dati fiscali tra piattaforme e autorità, indicate con l'acronimo DAC7 (Directive on Administrative Cooperation 7), impongono a siti come eBay e Vinted di comunicare i dati fiscali degli utenti che superano una certa soglia di vendite o guadagni.

Il successo di queste piattaforme è dovuto anche alla loro semplicità: basta un profilo, qualche foto e si può iniziare a vendere. In più, l’aspetto sostenibile dell’economia circolare e il risparmio rispetto al nuovo spingono sempre più utenti verso l’usato online.