La tragica morte di una bambina di due anni a Perth, in Australia, ha scosso l'opinione pubblica e spinto la comunità medica a rilanciare un appello sull'importanza della vaccinazione antinfluenzale. La piccola, di nome Aabi, è deceduta lo scorso maggio dopo un rapido aggravamento delle condizioni a seguito di un episodio influenzale contratto al ritorno da un viaggio all’estero.
Una malattia fulminante: il racconto della madre
La famiglia di Aabi ha condiviso pubblicamente la propria storia tramite una lettera aperta diffusa dalla Immunisation Foundation of Australia, raccontando l’incredibile velocità con cui la malattia ha progredito.
“Sabato 3 maggio è iniziato normalmente. Dopo la sua routine di banana e latte, Aabi ha vomitato circa un’ora dopo,” scrive la madre.
“Mentre la pulivo, ho notato che si sentiva tiepida... La sua febbre è aumentata significativamente durante la notte, ma si è stabilizzata un’ora dopo la medicina.”
Il mattino seguente sembrava esserci un miglioramento, ma la situazione è precipitata.
“Intorno alle 11 ha ricominciato a riscaldarsi, lamentandosi di un mal di testa... Mi sono seduta accanto a lei, ma la febbre continuava a salire.”
“Il termometro segnava 40,6°C e siamo corsi in ospedale.”
Nonostante l’intervento immediato dei medici, la bambina ha avuto difficoltà a ricevere fluidi e cure d’emergenza a causa della grave disidratazione.
“Sembrava peggiorare troppo rapidamente. Quando hanno iniziato a somministrare farmaci per influenza, sepsi o meningite, ha avuto un attacco.”
Trasferita in terapia intensiva al Perth Children’s Hospital, Aabi è stata intubata.
“Ma da quel momento, le sue pupille non rispondevano più e lei era al di là dell’aiuto di chiunque. Credo che l’abbiamo persa a quel punto.”
Influenza in Australia: numeri in crescita e decessi infantili
Secondo l’Australian Respiratory Surveillance Report, nei primi quattro mesi del 2025 l’influenza ha causato 180 decessi, con un aumento del 73% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra le vittime anche due bambini sotto i 16 anni.
La risposta dei medici: “Il vaccino può salvare vite”
La drammatica storia di Aabi ha rilanciato il dibattito sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale pediatrica. In Australia, il vaccino è gratuito per:
La dottoressa Danielle McMullen, presidente dell’Australian Medical Association, ha dichiarato:
“Dovrebbe essere un duro promemoria per tutti noi che, mentre l’influenza a volte può essere una malattia lieve, può essere anche pericolosa per la vita. Ogni anno perdiamo vite a causa dell’influenza.”
“Il più delle volte si tratta di bambini molto piccoli o adulti più anziani, ma a volte anche adulti giovani e sani possono sviluppare complicazioni potenzialmente letali. Ecco perché è fondamentale vaccinarsi ogni anno.”
Il ruolo delle fondazioni pro-immunizzazione
L’Immunisation Foundation of Australia, che ha condiviso la lettera della famiglia di Aabi, è stata fondata da Catherine Hughes, madre di un bambino morto a 4 settimane per pertosse nel 2015. L’organizzazione promuove la prevenzione vaccinale per influenza, RSV e pertosse, e supporta le famiglie colpite da eventi simili.
Il caso di Aabi rappresenta un tragico monito per genitori e operatori sanitari. In un contesto in cui le stagioni influenzali si fanno più aggressive, e in cui virus respiratori circolano con maggiore intensità, la vaccinazione resta uno degli strumenti più efficaci per proteggere i più piccoli e salvare vite.