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Capri contro l’overtourism, niente IMU a chi affitta casa ai residenti

 
Capri contro l’overtourism, niente IMU a chi affitta casa ai residenti
Pierfrancesco Quinto

Il Comune di Capri ha approvato una delibera che introduce l’azzeramento dell’Imposta Municipale Unica (IMU) per i proprietari di immobili che li affittano a residenti dell’isola o li concedono in comodato d’uso ai parenti entro il secondo grado. La misura, prevista per l’anno 2026, va ad inserirsi in un più ampio pacchetto di interventi volti a contrastare la crisi abitativa causata dall’eccessiva diffusione degli affitti turistici brevi e dall’overtourism che caratterizza l’isola.

Capri contro l’overtourism, niente IMU a chi affitta casa ai residenti

Capri ogni anno registra milioni di visitatori. Questo boom turistico ha reso gli affitti brevi estremamente redditizi per i proprietari, rendendo però difficile per i residenti trovare alloggi a canone accessibile. La delibera comunale si propone d’incentivare i proprietari a dare la casa in locazione agli abitanti dell’isola invece di destinarla all’uso turistico stagionale, dove i rendimenti sono tipicamente più alti. L’azzeramento dell’IMU diventa così uno strumento fiscale per ridurre i costi di possesso dell’immobile per i locatori virtuosiche contribuiscono a svolgere un ruolo sociale nel mercato degli alloggi.

Il mancato introito per il Comune, secondo le stime, si aggirerebbe sui 200.000 euro circa per il 2026; nonostante ciò, l’amministrazione ritiene l’incentivo valido per riequilibrare il mercato immobiliare locale, dove la scarsità di abitazioni disponibili in affitto medio-lungo termine ha ricadute su lavoro, servizi e coesione sociale.

La delibera caprese non è l’unica azione avviata dall’amministrazione per affrontare l’urgenza casa: negli ultimi mesi il Comune ha già ridotto la Tari per le abitazioni residenziali, con sconti tra il 20% e il 30%, ed è stata avviata una ricognizione degli immobili pubblici da ristrutturare e destinare ad affitti a prezzi calmierati. Inoltre, è stata proposta una forma di subaffitto controllato, in cui il Comune media tra le case disponibili sul mercato ed i residenti con minori capacità reddituali, colmando eventuali differenze di canone sulla base dell’Isee delle famiglie.

La scelta di esentare dal pagamento dell’IMU chi affitta ad un residente o concede in comodato ai parenti indica una volontà di tutelare la popolazione locale, fortemente colpita dal fenomeno degli affitti turistici. L’overtourism non è solo un tema di numeri di visitatori, ma impatta direttamente sulla qualità della vita dei residenti, sull’accesso alle case e sui costi dell’abitare. In questo senso, la mossa di Capri può essere interpretata come un laboratorio di politiche locali che utilizza leve fiscali per mitigare gli effetti negativi del turismo di massa su una piccola comunità insulare.