l termine Chikungunya, in una lingua del Mozambico, il makonde, significa "ciò che piega" o "contorce". Questo nome deriva dalle artralgie (dolori articolari) tipiche della malattia, che inducono i pazienti a rannicchiarsi in posizione fetale per alleviare il dolore.
Il virus Chikungunya si trasmette, nelle epidemie urbane, tramite la puntura delle zanzare Aedes aegypti (la stessa che diffonde febbre gialla e dengue) e Aedes albopictus, comunemente nota come zanzara tigre. Nelle epidemie silvestri africane, il virus è veicolato da altri insetti (Aedes africanus e Mansonia), e il ciclo di trasmissione è mantenuto da primati come cercopitechi e babbuini.
Il periodo di incubazione è in genere di 2-4 giorni. Nella fase iniziale, il paziente presenta febbre per circa quattro giorni, cefalea e artralgie per circa una settimana. Segue una seconda fase caratterizzata da eruzione cutanea pruriginosa diffusa, accompagnata da una nuova ondata febbrile.
Storia dei focolai in Italia
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Agosto 2007 – Prima epidemia di Chikungunya in Europa, con focolai nel Ravennate: 250 casi e un decesso (in cui la malattia ebbe probabilmente un ruolo concomitante).
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Settembre 2017 – Nuova epidemia, epicentro ad Anzio con focolai secondari a Latina, Roma e Guardavalle: oltre 500 casi confermati.
Il primo caso autoctono in Veneto
Negli ultimi giorni, sono stati registrati due casi di Chikungunya in Veneto. Il primo riguarda una donna di 64 anni, residente a Negrar di Valpolicella (Verona), diagnosticata dal Dipartimento di Malattie infettive/tropicali e Microbiologia dell’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria. Le condizioni cliniche della paziente sono stabili: è attiva e collabora con il personale sanitario.
Gli esperti sottolineano che fino a oggi, in Veneto, tutti i casi confermati erano collegati a viaggi in aree endemiche. In questo caso, invece, la paziente non ha viaggiato recentemente in zone a rischio: si tratta quindi del primo caso autoctono.
Dati nazionali
Secondo il report mensile dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi sette mesi in Italia sono stati segnalati 32 casi di Chikungunya, senza esiti fatali.