• La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • banner italpress 720x90

Cina: l'indice dei prezzi al consumo resta invariato a luglio

 
Cina: l'indice dei prezzi al consumo resta invariato a luglio
Redazione

L'indice dei prezzi al consumo (CPI), il principale indicatore dell'inflazione in Cina, è rimasto allo stesso livello a luglio dell'anno precedente dopo aver segnato il suo primo rimbalzo a giugno (+0,1%) dopo quattro mesi consecutivi di calo.

Cina: l'indice dei prezzi al consumo resta invariato a luglio

L'indicatore, reso noto dall'Ufficio nazionale di statistica (l'NSO), supera le previsioni degli analisti, che non solo non si aspettavano che rimanesse più alto, ma prevedevano che sarebbe tornato in zona di contrazione, con un calo dello 0,1% su base annua. Mentre a giugno i prezzi erano aumentati su base annua, ma diminuiti su base mensile, a luglio erano superiori dello 0,4% rispetto al mese precedente.

Questo aumento è addirittura superiore alle previsioni più diffuse tra gli esperti, che collocavano l'anticipo mese su mese dell'IPC allo 0,3%. Anche l'inflazione core, una misura che esclude i prezzi dei generi alimentari e dell'energia a causa della loro volatilità, ha registrato un aumento su base annua dello 0,8%, crescendo così per il terzo mese consecutivo.

"Le politiche di rilancio della domanda interna continuano ad avere effetto e i prezzi nel settore dei consumi continuano a mostrare cambiamenti positivi", afferma Dong Lijaun, dell'Ufficio nazionale di statistica, che sottolinea l'importanza del settore dei servizi in questa evoluzione, e più in particolare dei biglietti aerei, dei viaggi organizzati, degli hotel o del noleggio auto, a causa dell'alta stagione turistica estiva.

Le autorità cinesi hanno più volte sottolineato negli ultimi mesi che rilanciare la debole domanda interna è una delle maggiori priorità economiche per un 2025 segnato non solo dalla minaccia della deflazione ma anche da fronti noti come la crisi immobiliare e altri fronti incipienti come la guerra commerciale con gli Stati Uniti.

L'NSO ha anche pubblicato l'indice dei prezzi alla produzione (PPI), che misura i prezzi industriali e che è sceso del 3,6% su base annua a luglio, lo stesso livello del mese precedente, quindi rimane ai suoi peggiori record negli ultimi due anni. Gli analisti si aspettavano che l'indicatore ammorbidisse leggermente il suo calo al 3,3% su base annua.

Nonostante i prezzi industriali abbiano già accumulato più di due anni e mezzo di ribassi, l'ONS attribuisce l'evoluzione del PPI a luglio a fattori stagionali o all'incertezza commerciale a livello internazionale, chiarendo anche che alcuni settori hanno sperimentato aumenti dei prezzi o hanno ridotto i loro cali grazie alla trasformazione industriale.