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Negli Stati Uniti in forte aumento il consumo di alcol tra le donne

 
Negli Stati Uniti in forte aumento il consumo di alcol tra le donne
Redazione

Il consumo di bevande alcoliche è in aumento tra le donne americane, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica.
Uno studio clinico recente, pubblicato sulla rivista Clinical Gastroenterology and Hepatology, ha rilevato che i forti bevitori mostrano oggi un rischio significativamente più alto di sviluppare malattie epatiche rispetto a due decenni fa. A contribuire a questo trend, il forte aumento del consumo femminile di alcol, in particolare tra le donne di mezza età.

Sia l’uso regolare di alcol, sia il fenomeno del binge drinking – ovvero l’assunzione rapida di più unità alcoliche fuori dai pasti – sono aumentati sensibilmente tra le donne negli ultimi vent’anni, complici cambiamenti culturali e sociali.

Una statistica allarma in particolare i medici: i decessi correlati all’alcol tra le donne sono più che raddoppiati dal 1999 al 2020, mentre quelli per epatite alcolica – una grave infiammazione del fegato – sono quasi triplicati nello stesso periodo.

Lo studio evidenzia un rischio elevato di malattie epatiche alcoliche tra le donne, condizione che include infiammazione cronica, fibrosi, cirrosi ed eventualmente insufficienza epatica. Le donne risultano più vulnerabili degli uomini per motivi fisiologici:
minor contenuto d’acqua corporea
maggiore percentuale di grasso
livelli più bassi di alcol deidrogenasi, l’enzima che metabolizza l’alcol

Questo si traduce in concentrazioni di alcol nel sangue più elevate, con conseguente maggiore stress per il fegato.

Una nuova normalità culturale?

Negli ultimi decenni, la differenza storica tra consumo maschile e femminile si è assottigliata.
I cambiamenti nello stile di vita femminile – tra cui la maggior presenza nei college, il ritardo nel matrimonio e nella maternità, e l’incremento del tempo libero post-universitario – hanno ampliato le occasioni di consumo alcolico.

Oggi, il consumo elevato di alcol è più comune tra le donne di mezza età, spesso associato a:
stress lavorativo,
cultura del bere in ufficio,
– o più semplicemente a una forma di svago normalizzata anche attraverso la pubblicità che promuove vino e liquori come mezzi di relax e lusso personale.

Il dato più preoccupante

Lo studio ha riscontrato che i forti bevitori sviluppano malattie epatiche a un tasso più che doppio rispetto a 20 anni fa. In particolare, il rischio di danno epatico significativo tra i forti bevitori è passato da quasi il 2% nel 1999-2004 a oltre il 4% nel 2013-2020.

Per la ricerca sono stati utilizzati dati governativi da un sondaggio nazionale sulle abitudini di consumo e la salute del fegato negli Stati Uniti.
I forti bevitori sono stati definiti come:
– uomini che consumano almeno 30 grammi di alcol al giorno (circa due drink standard)
– donne che consumano almeno 20 grammi al giorno

I ricercatori sospettano che l’incremento del rischio sia legato al fatto che oggi bevono di più i gruppi più vulnerabili, in particolare donne, persone con obesità e diabetici.