Lo storico grande magazzino
londinese prende le distanze dall’ex proprietario, accusato da oltre 140
donne. Prevista la rimozione delle sculture nella sala egiziana.
Londra, settembre 2025 – Harrods,
il più celebre grande magazzino del lusso londinese, ha annunciato di
voler rimuovere le statue e i busti dell’ex proprietario Mohamed Al Fayed, raffigurato come un faraone nella storica sala egiziana e nella scala mobile monumentale. La decisione arriva dopo le denunce di abusi sessuali mosse contro il miliardario egiziano, morto nel 2023 a 94 anni.
Le accuse e le indagini della Metropolitan Police
Le prime accuse pubbliche sono emerse nel 2024 grazie a un documentario della BBC,
in cui più di 20 ex dipendenti di Harrods hanno raccontato episodi di
violenza sessuale. Da allora, il numero delle denunce è salito
drasticamente: la Metropolitan Police di Londra sta indagando sulle deposizioni di oltre 140 presunte vittime, tra cui una donna che ha dichiarato di essere stata aggredita quando aveva appena 15 anni.
Gli episodi si sarebbero consumati in diverse proprietà di Al Fayed:
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il suo lussuoso condominio a Londra,
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il prestigioso Hotel Ritz di Parigi,
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la Villa Windsor, storica residenza dell’ex re britannico Edoardo VIII.
La presa di distanza di Harrods
Harrods, che Al Fayed ha posseduto tra il 1985 e il 2010 prima di venderlo alla Qatar Investment Authority, ha dichiarato di voler cancellare ogni legame simbolico con l’ex proprietario. In una nota ufficiale, il management ha sottolineato che il negozio è oggi “un’organizzazione molto diversa da quella controllata da Al Fayed”, ribadendo di essere “assolutamente sconvolto dalle accuse”.
Per sostenere le vittime, Harrods ha lanciato il programma Harrods Redress,
che prevede consulenza psicologica e risarcimenti economici. Più di 100
persone hanno già fatto richiesta, secondo quanto riportato dalla CNN.
Azioni legali contro l’eredità di Al Fayed
Oltre alla rimozione delle statue, Harrods ha chiesto all’Alta Corte di Londra
la nomina di esecutori professionali per gestire l’eredità del
miliardario. L’obiettivo è garantire che anche le vittime non collegate
direttamente al grande magazzino possano intentare azioni legali contro
il patrimonio di Al Fayed.
La mossa apre anche la possibilità
per Harrods di chiedere un contributo finanziario per i risarcimenti già
pagati a causa delle presunte violenze dell’ex proprietario.