In Italia ogni anno 130.000 minori
abbandonano la scuola. L’impegno dell’ONG e della sua impresa sociale
Reattiva punta su educazione partecipativa, inclusione e cittadinanza
globale.
Dal 1967 l’Unesco dedica l’8 settembre alla Giornata Internazionale per l’Alfabetizzazione,
con l’obiettivo di richiamare l’attenzione di governi, insegnanti e
opinione pubblica sul ruolo decisivo dell’educazione nella costruzione
di società più giuste e sostenibili. Eppure, i dati restano allarmanti: in Italia circa 130.000 minori abbandonano la scuola ogni anno, mentre a livello globale sono 272 milioni i bambini e adolescenti esclusi dall’istruzione (dati Unesco, 2023).
Alfabetizzazione e cittadinanza globale
Studiare è un diritto fondamentale, ma le disuguaglianze sociali, le difficoltà economiche e le questioni di genere
continuano a ostacolarne l’accesso. Per questo, accanto agli interventi
sul rischio di abbandono scolastico, servono nuove strategie educative.
È in questo contesto che si inserisce l’impegno di Mani Tese, ONG attiva in Italia e nel mondo dal 1964, e di Reattiva, impresa sociale nata nel 2021. Entrambe propongono un approccio innovativo, basato su una metodologia integrata che coinvolge scuole, famiglie e comunità. Il modello si ispira alla visione Unesco di “Educazione alla cittadinanza globale”, mirando a prevenire la dispersione scolastica e a creare comunità più inclusive e resilienti.
Il progetto “Eureka!”: educare con la partecipazione
Attraverso il progetto “Eureka!”,
Mani Tese coinvolge studenti e studentesse di nove istituti comprensivi
di Milano e hinterland. L’iniziativa non si limita alla didattica
frontale, ma punta su incontri scolastici ed extrascolastici che stimolano lo spirito critico, la partecipazione attiva e la consapevolezza del proprio ruolo nella collettività.
Come sottolinea Elisa Lenhard, referente Educazione alla Cittadinanza Globale e Advocacy di Mani Tese:
“Spesso ciò che manca ai giovani
non sono le capacità, ma spazi in cui sentirsi ascoltati, occasioni per
dare forma a idee e creatività, opportunità autentiche di
partecipazione. Intervenire sul benessere scolastico, familiare e
comunitario può diventare allora un modo per accompagnarli a riscoprire
il loro ruolo nella collettività”.
Gli studenti, ascoltati e resi protagonisti, hanno proposto interventi concreti come la riqualificazione dei giardini scolastici, la creazione di sale relax,
laboratori artistici e l’aggiornamento delle biblioteche con testi di
loro interesse. Piccoli gesti che, messi insieme, cambiano la scuola e
rafforzano il legame con la comunità educante.
“Nella mia esperienza con Mani Tese
– aggiunge Lenhard – non ho mai incontrato ragazzi senza speranza:
anche gli studenti con le maggiori difficoltà scolastiche, se ascoltati,
possono davvero mettere in atto un cambiamento, con un approccio che
rende la scuola stessa più vicina ai ragazzi”.
L’impegno per l’Agenda 2030
L’iniziativa si collega all’Obiettivo 4 dell’Agenda ONU 2030 – Istruzione di qualità, che promuove un’educazione inclusiva, equa e di qualità, fondata su diritti umani, uguaglianza di genere, cultura di pace e valorizzazione della diversità.
La Giornata Internazionale per l’Alfabetizzazione
è quindi un’occasione per ricordare che il contrasto alla dispersione
scolastica non riguarda solo i singoli studenti, ma l’intera società. E
che costruire comunità inclusive e resilienti significa investire sul futuro dei giovani e sul diritto universale all’istruzione.