L'intelligenza artificiale ha inventato due nuovi potenziali antibiotici che potrebbero uccidere la gonorrea resistente ai farmaci e all'MRSA (lo stafilococco resistente alla meticillina). I farmaci sono stati progettati, atomo per atomo, dall'intelligenza artificiale e hanno ucciso i superbatteri in laboratorio e test sugli animali.
L'intelligenza artificiale inventa due antibiotici
I due composti - secondo quanto hanno detto i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology - hanno comunque ancora bisogno di anni di perfezionamento e studi clinici prima di poter essere prescritti.
Ma, secondo il team del MIT, l'intelligenza artificiale potrebbe iniziare una "seconda età dell'oro" nella scoperta di antibiotici.
Gli antibiotici uccidono i batteri, ma le infezioni che resistono al trattamento stanno causando più di un milione di morti all'anno. Ma l'uso eccessivo di antibiotici ha aiutato i batteri ad ''evolversi'' e quindi difendersi dai farmaci e per decenni c'è stata una carenza di nuovi antibiotici.
I ricercatori hanno precedentemente utilizzato l'intelligenza artificiale per setacciare migliaia di sostanze chimiche conosciute nel tentativo di identificare quelle con il potenziale per diventare nuovi antibiotici. Ora, il team del MIT ha fatto un ulteriore passo avanti utilizzando l'intelligenza artificiale generativa per progettare antibiotici in primo luogo per l'infezione sessualmente trasmissibile gonorrea e per l'MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) potenzialmente mortale.
Il loro studio, pubblicato sulla rivista Cell, ha interrogato 36 milioni di composti, compresi quelli che non esistono o non sono ancora stati scoperti. Gli scienziati hanno addestrato l'IA fornendole la struttura chimica di composti noti insieme a dati sul fatto che rallentino la crescita di diverse specie di batteri.
L'intelligenza artificiale apprende quindi come i batteri sono influenzati da diverse strutture molecolari, costituite da atomi come carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto. Due gli approcci per progettare nuovi antibiotici con l'intelligenza artificiale. Il primo ha identificato un promettente punto di partenza cercando in una ''libreria'' di milioni di frammenti chimici, di dimensioni comprese tra 8 e 19 atomi, e costruita da lì. Il secondo ha dato all'IA, fin dall'inizio, totale libertà.
Il processo di progettazione ha anche eliminato tutto ciò che sembrava troppo simile agli antibiotici attuali, cercando di assicurarsi che stessero inventando medicine e di filtrare tutto ciò che si prevede sia tossico per l'uomo.
Una volta prodotti, i progetti principali sono stati testati su batteri in laboratorio e su topi infetti, dando vita a due nuovi potenziali farmaci. Il professor James Collins, uno dei ricercatori del MIT, ha detto che ''l'intelligenza artificiale può permetterci di inventare molecole, in modo economico e rapido e, in questo modo, espandere il nostro arsenale e darci davvero un vantaggio nella battaglia del nostro ingegno contro i geni dei superbatteri".
Tuttavia, non sono pronti per gli studi clinici e i farmaci richiederanno un perfezionamento – che si stima richieda un altro anno di lavoro – prima che possa iniziare il lungo processo di sperimentazione sulle persone.