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Allergie, arriva la strategia invisibile

 
Allergie, arriva la strategia invisibile
Pierfrancesco Quinto

La Parietaria è una delle piante più diffuse e allergeniche in Europa. Come suggerisce il nome (parietaria deriva da paries, muro in latino), cresce lungo i muri, nei cortili, nei giardini, tra le pietre dei marciapiedi e dei ruderi, nei luoghi ombrosi ed umidi delle città.

Allergie, arriva la strategia invisibile

L’idea è quella di usare queste vescicole extracellulari - particelle biologiche naturali prodotte dalle microalghe, note come nanoalgosomi - come veicolo per trasportare l’allergene in modo invisibile al sistema immunitario. Gli scienziati, infatti, hanno utilizzato la tecnica dell’estrusione per caricare l’allergene nei nanoalgosomi senza alterare la loro integrità, mantenendo le vescicole integre e non tossiche per l’organismo.

La novità è che, nascondendo l’allergene all’interno delle vescicole, si riduce il rischio che il sistema immunitario reagisca in modo violento, come accade normalmente durante l’immunoterapia allergenica tradizionale. In sostanza, il paziente riceverebbe l’allergene senza che questo venga riconosciuto subito come minaccia, favorendo invece un percorso di tolleranza immunitaria. Ha spiegato il ricercatore coordinatore, Mauro Manno: «L’invisibilità è la condizione necessaria per scongiurare la reazione allergica e consentire agli allergeni di stimolare la tolleranza immunitaria».

Quest’approccio apre nuove prospettive nel campo dell’immunoterapia per le allergie: invece di evitare completamente l’esposizione all’allergene o usarlo in modo graduale, si può consegnarlo in modo controllato e sicuro. Ad oggi la ricerca è ancora in fase in vitro, ma i risultati sono promettenti e lasciano vedere la strada verso trattamenti più efficaci e meno rischiosi.

In più, gli autori sottolineano che questa metodologia potrebbe trovare applicazioni anche in altri ambiti, come quello dei prodotti nutraceutici o cosmetici: ad esempio per allergeni o sostanze che richiedono una somministrazione più attenta o sicura.

Questa ricerca italiana indica che siamo entrati in una fase in cui l’innovazione biotecnologica può rendere più sicuro e mirato il trattamento delle allergie, grazie all’uso di sistemi naturali come le microalghe e le loro vescicole. I prossimi passi saranno le sperimentazioni cliniche, per capire se questo metodo funziona anche nell’organismo umano, come sembra poter essere dai risultati prodotti in laboratorio.