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Doccia fredda per il Regno Unito

 
Doccia fredda per il Regno Unito

L'economia si contrae, smentendo le previsioni

Doccia fredda per l’economia britannica, che nel mese di maggio 2025 ha registrato un nuovo calo del PIL pari a -0,1%, smentendo le previsioni di una crescita dello 0,1%. È il secondo mese consecutivo di contrazione per il Regno Unito, con una performance che rischia di mettere sotto pressione il governo e in particolare la neo-cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves.

A comunicarlo è l’Office for National Statistics (ONS), che ha pubblicato oggi i dati macroeconomici aggiornati. Il calo segue quello di aprile (-0,3%), mentre il dato di marzo è stato rivisto al rialzo dal +0,2% a +0,4%.

Le cause della contrazione: industria e costruzioni in calo

A pesare sul risultato negativo di maggio è stato principalmente il crollo della produzione industriale e del comparto edilizio, due pilastri fondamentali per la crescita del PIL britannico. L’unica nota positiva è arrivata dal settore dei servizi, che ha mostrato una modesta ripresa.

Nel dettaglio:

  • La produzione industriale è calata dello 0,9% a maggio, dopo il -0,6% registrato ad aprile. Tuttavia, nel trimestre marzo-maggio 2025 si osserva una crescita dello 0,2%.
  • Il settore delle costruzioni ha segnato un -0,6% a maggio, dopo una crescita dello 0,8% ad aprile (dato rivisto al ribasso rispetto al +0,9% della precedente stima). Su base trimestrale, il comparto segna comunque un progresso dell’1,2%.
  • Il settore dei servizi, che rappresenta oltre il 70% del PIL britannico, è cresciuto dello 0,1% a maggio, dopo un calo dello 0,3% ad aprile (anch’esso rivisto rispetto al -0,4% inizialmente stimato). Nei tre mesi chiusi a maggio, il settore registra una crescita dello 0,4%.

Implicazioni politiche ed economiche

I dati rappresentano un segnale d’allarme per il nuovo esecutivo britannico, che aveva puntato su una ripresa stabile per consolidare le politiche economiche. La debolezza del manifatturiero e delle costruzioni, nonostante la tenuta dei servizi, riflette una situazione di fragilità strutturale in alcuni settori produttivi chiave.

L’attenzione ora si sposta sulle prossime mosse della Banca d’Inghilterra e del governo, chiamati a rilanciare la fiducia dei mercati e degli investitori. Con una crescita stagnante e tassi d’interesse ancora elevati, il margine di manovra per stimolare l’economia resta ristretto.

La contrazione del PIL a maggio 2025 segna un ulteriore passo indietro per l’economia britannica, che continua a mostrare segnali contrastanti. Smentite le previsioni ottimistiche, sarà ora fondamentale monitorare l’evoluzione dei prossimi mesi per comprendere se si tratti di una fase temporanea o di un rallentamento più strutturale.