Le Giornate dedicate al Respiro e al Polmone ricordano l’importanza di stili di vita corretti e terapie sempre più innovative
Il respiro è vita. Eppure troppo spesso ci accorgiamo della sua importanza solo quando qualcosa non funziona. In occasione della Giornata Nazionale del Respiro (24 settembre) e della Giornata Mondiale del Polmone (25 settembre), la comunità scientifica richiama l’attenzione sull’urgenza di prevenire, diagnosticare e trattare in modo tempestivo le patologie respiratorie, tra le più diffuse al mondo.
Patologie respiratorie: un problema globale
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le malattie polmonari croniche e oncologiche rappresentano una delle principali cause di morte e disabilità. Il cancro del polmone è il tumore più letale a livello globale, responsabile di circa 1,8 milioni di decessi ogni anno. Anche patologie come la bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma colpiscono milioni di persone, con un impatto crescente legato a tabagismo, inquinamento e invecchiamento della popolazione.
In Italia, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) confermano che il fumo di sigaretta rimane il principale fattore di rischio: si stima che circa l’85% dei casi di tumore polmonare sia correlato al consumo di tabacco.
Chirurgia toracica: sempre più mininvasiva
Negli ultimi anni, la chirurgia toracica mininvasiva ha compiuto passi da gigante. Tecniche come la videotoracoscopia (VATS) e la chirurgia robot-assistita (RATS) consentono oggi interventi meno traumatici, riducendo dolore post-operatorio, tempi di ricovero e complicanze.
Questi approcci rappresentano una vera rivoluzione per i pazienti affetti da neoplasie polmonari o altre patologie toraciche, garantendo al tempo stesso maggiore precisione chirurgica e migliori risultati funzionali.
L’importanza della diagnosi precoce
Gli specialisti ricordano che la diagnosi precoce resta l’arma più efficace per combattere le malattie respiratorie. Programmi di screening mirati ai fumatori ed ex fumatori, basati sulla TC a basso dosaggio, si stanno diffondendo anche in Italia, con risultati promettenti nella riduzione della mortalità per tumore polmonare.
Ma la diagnosi tempestiva non riguarda solo l’oncologia: anche per patologie croniche come BPCO o asma, riconoscere i sintomi iniziali — tosse persistente, affanno, dolore toracico — significa poter intervenire prima e preservare la qualità della vita.
Prevenzione: smettere di fumare resta la priorità
Nonostante i progressi della medicina, la prevenzione primaria resta l’arma più potente. Interrompere il fumo riduce drasticamente il rischio di sviluppare malattie polmonari croniche e tumori, oltre a migliorare l’efficacia delle terapie in caso di diagnosi.
L’OMS sottolinea che smettere di fumare a qualsiasi età porta benefici immediati e a lungo termine: già dopo 12 mesi il rischio di cardiopatie si dimezza, e dopo 10 anni quello di tumore polmonare può ridursi fino al 50%.
Un impegno collettivo
Le Giornate dedicate al Respiro e al Polmone sono un’occasione per ricordare che la salute respiratoria non riguarda solo i pazienti, ma l’intera società. Servono politiche pubbliche di contrasto al tabagismo, investimenti in diagnostica e screening, e la diffusione di tecniche chirurgiche innovative che mettano al centro il benessere e la dignità della persona.
Il messaggio degli esperti è chiaro: proteggere i polmoni significa proteggere il futuro.