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Tatuaggi: in estate necessitano di cure maggiori, ma senza allarmismi

 
Tatuaggi: in estate necessitano di cure maggiori, ma senza allarmismi
Redazione

In questo periodo dell'anno i tatuaggi hanno bisogno di cure più che mai: il sole può alterarne il colore, causare reazioni cutanee e accelerarne il deterioramento, se non vengono adeguatamente protetti e idratati.
Un buon numero di persone tatuate avverte prurito dopo una esposizione al sole.

Tatuaggi: in estate necessitano di cure maggiori, ma senza allarmismi

Per questo motivo, la protezione solare e un'adeguata idratazione sono raccomandate in tutti i casi, soprattutto per i tatuaggi più recenti. Quali conseguenze può avere l'esposizione di un tatuaggio nuovo al sole senza protezione?

I raggi ultravioletti sono senza dubbio il peggior nemico per la sopravvivenza dei tatuaggi, soprattutto di quelli più recenti, poiché degradano i pigmenti e generano sostanze che possono favorirne lo scolorimento, oltre a causare reazioni di rigetto agli inchiostri. Se ci si fa un tatuaggio in estate, i tatuatori consigliano di aspettare almeno 20 giorni prima di esporsi al sole.

Va bene quindi camminare all'aperto e prendere un po' di sole, ma è meglio evitare la sovraesposizione, come in spiaggia o durante un'escursione in montagna. Il consiglio è quello di ricorrere ad una crema solare con fattore di protezione 50 ed evitare l'esposizione nelle ore più calde della giornata.

Insomma: più si protegge il tatuaggio dal sole, meglio invecchierà. D'altra parte, se si sceglie un tatuaggio che dura una vita, non è poi così difficile aspettare qualche giorno prima di nuotare in piscina, prendere il sole, andare per sentieri di montagna.

Tra gli errori più comuni commessi nella cura dei tatuaggi in questo periodo dell'anno il principale è proprio quello di non seguire le raccomandazioni del tatuatore. Per quanto riguarda i segnali che indicano che un tatuaggio potrebbe essere infetto o danneggiato da un'eccessiva esposizione al sole o all'acqua, i medici specialisti sottolineano che le infezioni sono solitamente rare, a meno che non si sviluppi una scottatura solare con vesciche o prurito, che possono facilitare la sovrainfezione attraverso il grattamento o il contatto con acqua stagnante o contaminata.