La televisione tradizionale si trova oggi a competere non solo con i palinsesti e la pubblicità, ma direttamente sulle schermate delle smart TV. Con l’approvazione delle nuove linee guida sulla prominence, AGCOM interviene per garantire che i servizi di interesse generale, come RAI, Mediaset, La7, Sky Italia, Warner Bros. eDiscovery Italia, siano chiaramente visibili sui dispositivi connessi, dai decoder alle TV intelligenti e persino ai sistemi multimediali delle auto.
TV tradizionali e piattaforme
Le nuove regole stabiliscono che i produttori di dispositivi devono inserire nella schermata iniziale un rail con le icone dei principali canali SIG (servizi di interesse generale), oltre ad icone dedicate a TV locali e radio. In questo modo, i canali tradizionali non rischiano più di essere nascosti dietro menu complessi o app di streaming, preservando il loro ruolo informativo e culturale.
L’approvazione della delibera avvenuta il 29 ottobre 2025, con un voto contrario di una commissaria, segna un cambio significativo nella regolamentazione della fruizione televisiva. Le regole si applicano a tutti i dispositivi che permettono di accedere ai SIG, dai televisori intelligenti ai decoder, box set e dongle.
In pratica, accendendo una smart TV, gli utenti vedranno in primo piano icone per RAI, Mediaset, La7, Sky e Warner, oltre ad icone per TV locali e radio. Questo non solo facilita l’accesso ai contenuti tradizionali, ma tutela anche il ruolo di servizio pubblico dei canali generalisti, impedendo che la supremazia delle piattaforme digitali li renda invisibili.
Le piattaforme di streaming spesso hanno accordi con i produttori di TV per comparire come opzioni principali, mentre i canali tradizionali rimangono nascosti nei menu secondari. AGCOM interviene per evitare che questo accada sistematicamente, garantendo equità nella visibilità.
Resta da chiarire come avverrà l’implementazione pratica ed i tempi per l’adeguamento dei dispositivi, ma l’indirizzo è chiaro: i canali televisivi tradizionali avranno una vetrina obbligatoria sulle smart TV, bilanciando la competizione con le piattaforme digitali ed assicurando agli utenti un accesso diretto ed immediato ai servizi di interesse generale.
Quindi, la battaglia tra TV tradizionali e piattaforme si sposta sulle schermate: grazie alle nuove regole di AGCOM, la home delle smart TV diventa il nuovo campo di visibilità dei canali italiani, con una chiara priorità ai contenuti di servizio pubblico.