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World Jellyfish Day: le meraviglie delle meduse

 
World Jellyfish Day: le meraviglie delle meduse
Redazione

Le meduse sono creature antichissime, presenti nei mari da oltre 500 milioni di anni, ben prima dei dinosauri. Pur privi di cervello, cuore o ossa, questi animali - che appartengono al gruppo dei Cnidaria e alla classe Scyphozoa - mostrano adattamenti sorprendenti. Riescono a vivere in mari molto diversi ed a sopravvivere anche in condizioni difficili.

Meraviglie delle meduse

Hanno un corpo composto per circa il 95% d’acqua e solo il restante 5% circa è fatto di sostanze solide. La loro struttura è semplice: due strati di tessuto (epidermide e gastroderme) racchiudono una massa gelatinosa chiamata mesoglea, che conferisce elasticità e trasparenza al corpo. Possiedono delle cellule urticanti specializzate - chiamate cnidociti - che rilasciano nematocisti, armi per paralizzare prede o difendersi. Vivono in quasi tutti gli ambienti marini: dalle acque costiere tropicali ai fondali profondi. Nonostante la loro apparenza fragile, possono essere predatori efficaci e anche prede importanti per tartarughe marine e pesci.

Una delle curiosità più affascinanti riguarda la specie Turritopsis dohrnii, nota come medusa immortale. Quando è sottoposta a stress, danni o condizioni ambientali avverse, questa medusa può invertire il suo ciclo vitale: invece di morire da adulta, torna ad uno stadio giovanile (polipo) e riprende da lì. In teoria questo le permette di vivere indefinitamente, anche se in natura molte muoiono a causa di predatori, malattie o ambienti sfavorevoli.

Altro aspetto sorprendente: il loro corpo idrico (95 % circa) le rende quasi invisibili nell’acqua, conferendo un aspetto etereo. Alcune specie hanno la capacità di produrre luce (bioluminescenza) per attirare prede o confondere predatori.

Alle meduse è dedicato il World Jellyfish Day, che si celebra il 3 novembre, è una giornata dedicata alle meduse, per apprezzare la loro bellezza e capire quanto siano preziose per i mari. Le minacce principali per le meduse provengono dall’attività umana. L’inquinamento, soprattutto la plastica, è pericoloso perché le meduse possono mangiarla accidentalmente. Anche i cambiamenti climatici alterano temperature e correnti marine, favorendo la crescita eccessiva di alcune specie. Questo può avere effetti negativi sull’ecosistema ed anche sull’uomo, come successo in Francia, dove uno sciame di meduse ha costretto alla chiusura di una centrale nucleare, in base a quanto riportato dal sito nypost.com.