UE: agricoltura 2025, resilienza in vista tra instabilità geopolitiche e clima avverso
Il rapporto “Short‑term outlook of EU agricultural markets: resilience amid geopolitical instabilities and climatic variability”, pubblicato oggi dalla Direzione Generale per l’Agricoltura della Commissione Europea, segnala un quadro generalmente positivo per i mercati agricoli europei. Nonostante tensioni globali e condizioni meteo avverse, il settore mostra segni di tenuta e alcune produzioni chiave registrano segnali di ripresa
Andamento generale e inflazione alimentare
In un panorama internazionale caratterizzato da contesti geopolitici instabili e da fluttuazioni climatiche, il settore agricolo dell’UE conferma una certa solidità. Tra le principali previsioni:
-
Produzione cerealicola in crescita del 4,1% nel 2025/26, con esportazioni in aumento del 26% e importazioni in calo del 19%
-
Forte ripresa dell'olio d’oliva (+37% produzione) che ha fatto scendere i prezzi dopo la scarsità del 2024
-
Stabilità nella produzione lattiero-casearia, con consegne di latte sostenute da condizioni favorevoli sui pascoli
L’inflazione alimentare rimane superiore a quella generale (3,1% vs 2,2% a maggio), ma alcuni segmenti mostrano segnali di stabilizzazione o persino di leggera deflazione. I costi di produzione, seppur elevati, si mantengono stabili.
Frutta, vino e coltivazioni specializzate
Il quadro mostra criticità per colture sensibili alle condizioni meteo:
-
Mela: -4%, pesche e nettarine: -5,8% in produzione, con prezzi elevati e forte dipendenza dalle importazioni
-
Cresce invece la produzione di arance (+4,6%), destinata principalmente alla trasformazione industriale
-
Pomodori da industria in calo del 2,6%, mentre la produzione di pomodoro fresco resta stabile ma sotto la media
Il settore vitivinicolo affronta un altro anno negativo: la produzione è ai minimi su 20 anni, con ripercussioni sulle esportazioni e consumi interni in calo.
Prodotti animali sotto esame
-
La produzione di pollame ha un incremento previsto dell’1,8%, sostenuta dalla domanda crescente
-
La latte e formaggi rimangono stabili, con alcune variazioni regionali. I margini dei produttori dovrebbero restare sostenuti grazie alla domanda costante
-
Carne bovina: prezzi elevati, offerta ridotta per allevamenti in calo → aumento delle importazioni
-
Suini e ovini: produzione stabile (suini) o in lieve calo (ovini/goats -2%), con ricadute sulle esportazioni e aumento delle importazioni
Rischi e contesto geopolitico
Il rapporto evidenzia come le tensioni geopolitiche globali, le politiche commerciali di USA e Cina e gli eventi climatici estremi rappresentino un rischio concreto per la stabilità del mercato agricolo europeo. Mentre l’apprezzamento dell’euro può alleggerire i costi delle importazioni, può paradossalmente rendere le esportazioni UE meno competitive sul mercato globale
Secondo uno studio congiunto EIB‑UE, il settore agricolo perde ogni anno circa 28 miliardi di euro a causa di eventi meteorologici estremi come siccità e inondazioni. Solo il 20‑30% di queste perdite è coperto da assicurazioni; si punta ora a potenziare strumenti di risk transfer, come i catastrofe bond e la riassicurazione pubblico‑privata, insieme al potenziamento della resilienza climatica tramite infrastrutture e meccanismi di adattamento agricolo