Le richieste settimanali scendono a 233.000 unità. In crescita l’occupazione con 147.000 nuovi posti di lavoro a giugno. Disoccupazione al 4,1%.
Il numero delle domande di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso a 233.000 unità nella settimana conclusasi il 28 giugno, segnando un calo di 4.000 rispetto alla settimana precedente. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Lavoro, risulta inferiore alle 241.000 richieste previste dagli analisti, confermando un mercato del lavoro ancora solido nonostante il clima di incertezza economica legato ai dazi e alle politiche commerciali.
Le richieste di disoccupazione sono considerate uno degli indicatori principali dei licenziamenti. La media mobile su quattro settimane, che attenua la volatilità dei dati settimanali, è anch’essa scesa a 241.500, in calo di 3.750 unità.
In un rapporto separato, lo stesso Dipartimento ha comunicato che nel mese di giugno sono stati creati 147.000 nuovi posti di lavoro, un numero superiore alle attese, che testimonia la resilienza dell’economia statunitense. Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% di maggio, smentendo le previsioni che lo davano in aumento al 4,3%.
Nonostante il buon andamento complessivo, alcune grandi aziende hanno annunciato tagli significativi alla forza lavoro nel corso dell’anno, tra cui Procter & Gamble, Workday, Dow, CNN, Starbucks, Southwest Airlines e Meta, la società madre di Facebook. Microsoft ha appena comunicato il licenziamento di 9.000 dipendenti, il più consistente da oltre due anni. Anche Google ha avviato un’ulteriore fase di riduzione del personale, in attesa di una sentenza che potrebbe influenzare le sue attività globali.
Il numero totale di cittadini statunitensi che hanno ricevuto sussidi nella settimana terminata il 21 giugno è rimasto stabile a 1,97 milioni, confermando che, nonostante gli annunci di tagli, il tasso di disoccupazione effettiva rimane contenuto.
Redazione