Immaginate una Terra abbandonata, coperta dai rifiuti, dove l’unico abitante è un piccolo robot dal cuore grande: questo è WALL·E, protagonista dell’omonimo film Pixar del 2008, prodotto da Pixar Animation Studios insieme a Walt Disney Pictures. WALL·E - acronimo di Waste Allocation Load Lifter - Earth Class - passa le sue giornate a pulire la terra dopo che l’umanità l’ha abbandonata a causa dei rifiuti e dell’inquinamento ed a collezionare oggetti curiosi. La sua vita cambia quando arriva EVE, una sonda robotica inviato nello spazio, e insieme iniziano un’avventura che unisce amore, coraggio e tecnologia.
Dopo tanti anni, il film Disney "WALL·E" è estremamente attuale
Ma dietro a questa storia affascinante c’è una solida base reale. Per rendere i movimenti dei robot credibili, il regista Andrew Stanton e il team Pixar visitarono il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA a Pasadena. Lì osservarono robot reali come i rovers Spirit e Opportunity e il lander Phoenix. Volevano capire come queste macchine si muovono, esplorano ed affrontano compiti complessi. Volevamo sapere cosa i robot possono fare oggi e cosa potrebbero fare domani, disse Stanton.
La collaborazione tra Disney e NASA non si fermò qui e andò oltre l’ispirazione del film. Nel 2008 ci fu infatti anche un accordo educativo per avvicinare i ragazzi alla scienza ed alla tecnologia usando WALL·E come esempio di robotica ed esplorazione spaziale. Il film diventò così uno strumento per mostrare come i robot esplorano lo spazio, risolvono problemi ed interagiscono con l’ambiente reale.
Gli animatori studiarono anche robot industriali, stazioni di riciclaggio e prototipi NASA, trasferendo nei personaggi animati movimenti ed atteggiamenti realistici. WALL·E appare semplice e quasi ingenuo, ma la sua tenacia ricorda i robot reali, capaci di portare a termine compiti ben oltre le aspettative.
Il film non è solo intrattenimento: porta messaggi importanti sulla sostenibilità, sulla curiosità scientifica e sul rapporto tra uomo e tecnologia. WALL·E diventa così un ponte tra fantasia e realtà: mostra cosa i robot possono fare oggi e cosa potranno fare domani.
In fondo, guardare WALL·E significa viaggiare tra emozioni e scienza, imparando che tecnologia e creatività possono convivere. Il piccolo robot ci ricorda che l’esplorazione, la curiosità e la determinazione sono il motore dei grandi sogni, sia nello spazio che sulla Terra.