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A L'Aquila l'evento "Una non lezione di matematica sulla matematica"

 
A L'Aquila l'evento 'Una non lezione di matematica sulla matematica'
Redazione

Oggi si è svolto a L’Aquila l’evento dal titolo “Una non lezione di matematica sulla matematica”, all’interno della manifestazione “UnivAQ Street Science”, organizzata in occasione della Notte europea dei ricercatori. L’incontro si è tenuto nell’Aula Magna “V. Rivera” del Centro Congressi “Luigi Zordan”, tenuto da Davide Vergni, dirigente di ricerca presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone”, che fa parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche. (CNR).

A L'Aquila l'evento "Una non lezione di matematica sulla matematica"

La definizione “non lezione” indica abbandonare il metodo frontale tradizionale, in cui si spiega e si ascolta passivamente, per proporre invece un momento di riflessione condivisa. La matematica viene presentata come una forma di linguaggio e di pensiero, non come un insieme rigido di regole. Secondo Davide Vergni, la matematica, se raccontata bene, può essere affascinante anche per chi non ha una formazione scientifica. È un modo per allenare la mente, sviluppare il pensiero critico e aprire nuove prospettive sulla realtà.

Quest’idea trova conferma anche in quanto affermato da Silvia Benvenuti, matematica e divulgatrice, che in un suo articolo sottolinea come spesso la scuola si concentri troppo sul “fare esercizi”, lasciando poco spazio alla comprensione del “perché” delle cose. Secondo lei, è proprio quando si racconta la matematica in modo più narrativo che si riesce ad accendere l’interesse, soprattutto nei più giovani. Non si tratta quindi di semplificare i contenuti, ma di cambiare il modo in cui vengono proposti.

Un riferimento importante su questo tema è anche il celebre saggio dello scienziato Eugene Wigner, intitolato “L’irragionevole efficacia della matematica nelle scienze naturali”. In questo testo, l’autore riflette sul fatto che spesso modelli matematici creati per motivi puramente teorici finiscono per descrivere sorprendentemente bene fenomeni reali. Quest’aspetto quasi “magico” della matematica mostra quanto essa sia uno strumento potente non solo per calcolare, ma per capire davvero come funziona il mondo.

Partecipare a questo tipo di eventi ha quindi molti vantaggi. Prima di tutto, aiuta a cambiare il proprio punto di vista sulla matematica: da qualcosa di difficile e lontano, a qualcosa di utile e perfino bello. Inoltre, rende chiaro che la matematica non è fatta solo per scienziati o ingegneri, ma può essere uno skill utile per chiunque, anche nella vita quotidiana.