• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

Donazione e trapianti: Italia tra i primi Paesi d’Europa. Record di fegati e cuori trapiantati nel 2024

 
Donazione e trapianti: Italia tra i primi Paesi d’Europa. Record di fegati e cuori trapiantati nel 2024
di Sofia Diletta Rodinò

Secondo il Consiglio d’Europa, l’Italia supera Francia, Germania e Regno Unito per tasso di donazione. Il Centro Nazionale Trapianti conferma un 2024 da record: oltre 4.600 trapianti, 12 mila pazienti seguiti e risultati eccellenti per Torino, Padova, Palermo e Bari.

Italia tra le eccellenze mondiali nella donazione e nel trapianto di organi

L’Italia si conferma tra i leader mondiali nella donazione e nel trapianto di organi, secondo la nuova Newsletter Transplant del Consiglio d’Europa, che fotografa l’attività di donazione e trapianto a livello internazionale.
Nel 2024 il nostro Paese ha raggiunto 29,5 donatori utilizzati per milione di abitanti, superando Francia (28,3), Regno Unito (19,2) e Germania (10,9), e piazzandosi al secondo posto in Europa tra i grandi Paesi, dietro soltanto alla Spagna (48).

Allargando lo sguardo all’intero continente, solo Portogallo, Repubblica Ceca, Belgio e Croazia precedono l’Italia.
Nel trapianto di fegato, invece, l’Italia conquista il secondo posto mondiale, con 28,8 trapianti per milione di abitanti, dietro solo agli Stati Uniti (31,8).

Il 2024 anno record per la Rete nazionale trapianti

Parallelamente, il Centro Nazionale Trapianti (CNT) ha pubblicato il suo Report analitico annuale 2024, che fotografa un anno di crescita su tutti i fronti:

  • 3.165 donatori segnalati (+2,3% rispetto al 2023)

  • 1.730 donatori effettivamente utilizzati (+3,6%)

  • Età media dei donatori: 62,6 anni

In testa per numero di donazioni:

  • Padova (53)

  • Verona (47)

  • Bologna-Bellaria (47)

In totale, nel 2024 sono stati eseguiti 4.642 trapianti (+3,9%), di cui 179 in urgenza nazionale e 191 pediatrici.

Eccellenze italiane: Torino, Padova, Palermo e Bari ai vertici

Secondo il report CNT, l’ospedale con più trapianti in Italia è la Città della Salute e della Scienza di Torino (440), seguita da Padova (413) e Ismett di Palermo (276).
Padova si conferma prima per trapianti di rene (217) e polmone (41), Torino guida per trapianti di fegato (179), mentre Bari è al primo posto per trapianti di cuore (73).
Il San Raffaele di Milano si distingue per i trapianti di pancreas (14).

Donazione a cuore fermo: crescita del 34,6%

Particolarmente significativa la crescita della donazione a cuore fermo, aumentata del 34,6% in un solo anno: nel 2024 sono stati 284 i prelievi di questo tipo, pari al 16,4% del totale.
Un incremento che pone l’Italia tra i Paesi più avanzati d’Europa (dopo la Spagna), nonostante una normativa più stringente: nel nostro Paese, infatti, la legge prevede 20 minuti di osservazione per la dichiarazione del decesso cardiaco, contro i 5-10 medi europei.

Liste d’attesa e tempi di trapianto

A fine 2024, risultano 8.024 pazienti in lista d’attesa:

  • Rene: 3 anni di media

  • Fegato: 1 anno e 7 mesi

  • Cuore: 3 anni e 4 mesi

  • Polmone: 2 anni e 5 mesi

Per i pazienti in urgenza nazionale, i tempi si riducono drasticamente:
2 giorni per il fegato, 5-6 giorni per rene e polmone, 10-11 giorni per il cuore.

Feltrin (CNT): “Un sistema solido e in crescita”

“I numeri del report europeo e quelli del CNT testimoniano l’impegno costante della Rete nazionale e il valore della collaborazione tra istituzioni, professionisti, volontari e cittadini”, commenta Giuseppe Feltrin, direttore generale del CNT.
“Tra gli elementi qualificanti del nostro sistema – aggiunge – c’è la capacità di ampliare il pool dei donatori e la crescita della donazione a cuore fermo. I dati 2024 e le proiezioni 2025 confermano la forza di un sistema che cresce nella complessità e nella capacità di risposta.”

Feltrin sottolinea infine come “ogni donazione rappresenti una concreta possibilità di vita e rafforzi il ruolo dell’Italia tra i Paesi leader nella donazione e nel trapianto di organi”.

Un modello europeo di eccellenza

L’Italia si distingue non solo per le cifre ma anche per la qualità e la sicurezza del sistema, che garantisce protocolli scientifici aggiornati, un controllo rigoroso sulla qualità dei laboratori e un approccio etico e trasparente nella gestione delle liste d’attesa.
Il CNT, punto di riferimento del Servizio Sanitario Nazionale, continua a investire in innovazione clinica, formazione e campagne di sensibilizzazione, rafforzando un modello che coniuga competenza, solidarietà e fiducia pubblica.