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Giornata Mondiale dell’Ictus: capire, prevenire, agire in tempo

 
Giornata Mondiale dell’Ictus: capire, prevenire, agire in tempo
Redazione

Ogni anno, il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Ictus (World Stroke Day), un’occasione per parlare di una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo. L’ictus si verifica quando il flusso di sangue al cervello si interrompe, a causa di un’ostruzione (ictus ischemico) o di una rottura di un vaso (ictus emorragico).

Giornata Mondiale dell’Ictus: capire, prevenire, agire in tempo

Nel mondo, una persona su quattro avrà un ictus almeno una volta nella vita. È la seconda causa di morte globale e la terza causa di disabilità. In Italia, dopo un ictus, tra il 20% e il 30% delle persone muore entro un mese e tra il 40% e il 50% entro un anno. Chi sopravvive spesso ha difficoltà fisiche o cognitive e circa la metà non riesce più a vivere in modo autonomo.

Negli ultimi decenni la situazione è peggiorata. Dal 1990 al 2019 i casi di ictus sono aumentati del 70%, i decessi del 43%, i casi totali del 102% e gli anni vissuti con disabilità del 143%. La SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa) avverte che ogni anno si registrano in Italia circa 90.000 dovuti all’ictus cerebrale.

La buona notizia è che fino al 90% degli ictus può essere evitato cambiando abitudini. I principali fattori di rischio sono ipertensione, colesterolo alto, diabete, fumo, alcol, alimentazione scorretta, obesità e vita sedentaria. Chi vive in Paesi a medio e basso reddito è più colpito, e spesso l’ictus arriva anche 15 anni prima rispetto ai paesi più ricchi.

Riconoscere subito un ictus è fondamentale. Basta ricordare la sigla FAST: F (Face): il viso si deforma, una parte cade; A (Arms): un braccio non si solleva; S (Speech): le parole sono confuse o la persona non riesce a parlare; T (Time): ogni minuto conta, bisogna chiamare subito i soccorsi.

Il messaggio chiave è: Il tempo è cervello. Più velocemente si interviene, maggiori sono le possibilità di salvare vite e ridurre i danni.

In sintesi, la Giornata Mondiale dell’Ictus ci ricorda che: molti ictus si possono evitare con uno stile di vita sano; conoscere i segnali dell’ictus può salvare una vita; agire in fretta fa la differenza tra recupero e disabilità grave; sostenere chi ha avuto un ictus è un gesto di solidarietà importante.

Prevenzione, informazione e intervento rapido sono le tre parole chiave. Cambiare alcune abitudini può proteggerci e proteggere chi ci sta vicino. Anche solo sapere cosa fare può fare la differenza.