La storia insegna che i contatti tra civiltà distanti non sono mera fantasia: già in epoche antiche, la presenza greca in Asia centrale ed il contatto con la Cina cominciano a farsi visibili. È il caso, ad esempio, del Greco‑Bactrian Kingdom, che tra il III e il II secolo a.C. controllava regioni come Sogdiana e Ferghana e che secondo fonti greche si estendeva fino ai Seres (i Cinesi) e ai Phryni. Nella stessa zona occidentale dell’attuale Cina, nella regione dello Xinjiang, sono state ritrovate statuette che paiono attestare influenze ellenistiche.
Già in epoche antiche, la presenza greca in Asia centrale ed il contatto con la Cina cominciano a farsi visibili
Una delle curiosità più affascinanti riguarda il famoso esercito di terracotta, le figure che accompagnavano la tomba del primo imperatore cinese, Qin Shi Huang (259-210 a.C.). Alcuni ricercatori ritengono che lo stile scolpito e la composizione delle statue potrebbero essere stati ispirati da modelli greci: un ipotetico scultore greco potrebbe essere stato coinvolto nell’addestramento degli artigiani cinesi.
Tuttavia, la teoria non è unanimemente accettata: come riporta GreekReporter.com+1, le autorità cinesi hanno dichiarato che «non esistono prove sostanziali» per un contatto diretto tra le scuole scultoree greche e la tomba di Qin Shi Huang.
Non si tratta solo di arte ed archeologia, ma anche di migrazioni e comunità greche più vicine a noi. Esistono ricerche che documentano la presenza greca in Cina moderna: ad esempio, sono state identificate tre fasi principali di migrazione greca e cipriota verso paesi dell’Est asiatico, inclusa la Cina, partite dalla fine del XIX secolo fino al XX secolo.
Nel 2025, un workshop organizzato sul tema Greci a Shanghai negli anni ’30: vita e comunità in una città in trasformazione ha esplorato le reti sociali ed imprenditoriali greche presenti nella Cina in epoca moderna. Nel linguaggio cinese il termine Dayuan indicava una regione più ad Ovest della Cina e letteralmente significa Grandi Ioni (Yuan = Ioni-Greci), segno evidente dell’identificazione ellenica.
Ancora oggi, il dialogo culturale tra Grecia e Cina prosegue. Un esempio concreto: l’esposizione intitolata The Greeks: from Agamemnon to Alexander the Great, inaugurata a Shanghai nel luglio 2025, presenta 270 reperti provenienti da 14 musei greci e mette in evidenza l’impatto della civiltà greca anche in Asia.
Quest’intreccio ci ricorda che l’incontro fra Oriente ed Occidente non è un fenomeno recente: già tremila anni fa, esploratori, mercanti ed artisti greci compivano viaggi in terre lontane, influenzando e venendo influenzati.