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La tiktoker che brama la celebrità è sconosciuta alle liste elettorali: la sconcertante parabola di Rita De Crescenzo

 
La tiktoker che brama la celebrità è sconosciuta alle liste elettorali: la sconcertante parabola di Rita De Crescenzo
Redazione

Per una che ha fatto della continua ricerca della visibilità mediatica la sua missione, approfittando del fatto che la Rete concede a tutti la possibilità di mettersi in mostra, quali che siano la cultura e il passato, oltre al peso specifico dei ''messaggi'' che lanciano, la tiktoker Rita De Crescenzo oggi si è ritrovata davanti all'evidenza di non esistere, almeno dal punto di vista dell'anagrafe.

La sconcertante parabola di Rita De Crescenzo

Se ne è accorta quando, con il solito codazzo, si è presentata ad un seggio di Napoli per votare, ma è stata respinta con perdite quando le è stato detto che non poteva farlo, per il semplice motivo che il suo nome non compare nelle liste elettorali.
A niente sono valse le sue richieste di controllo e ricontrollo delle liste.

Il suo nome proprio non compare ed è un paradosso per chi ha fatto una convinta campagna elettorale per un candidato, Pasquale Di Fenza, che corre per il centrodestra, che ha come aspirante presidente Edmondo Cirielli.

Una campagna fatta di comparsate, condita di battutacce da caserma, allusioni, doppi sensi, tutta spesa a favore di un candidato che, appunto perché aveva girato un video - che definire volgare è anche elogiativo, se si pensa al rispetto che meritano le istituzioni - con lei in consiglio regionale, è stato espulso da Carlo Calenda da Azione.

Rita De Crescenzo aveva prima offerto i suoi servigi (leggi: migliaia di seguaci dei suoi seguaci) ai Cinque Stelle, aggregandosi ad una manifestazione grillina di piazza per poi pubblicare una immagine, realizzata con l'Intelligenza artificiale ed esteticamente migliorativa dei soggetti, che la ritrae con il leader grillino, come fossero vecchi amici.

Visto che, dopo avere bussato alla porta dei Cinque Stelle, nessuno le ha aperto, ha battuto le nocche contro il portone del centro-destra, arruolandosi sotto le bandiere di Pasquale Di Fenza, a colpi di frasi reboanti, dall'italiano leggermente criptico (non per volontà, ma per mancanza di basi grammaticali), e intemerate contro chi (come il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli) ha avuto su di lei parole durissime.

Ma la legge del contrappasso è sempre in agguato per chi si alimenta della propria immagine, che per De Crescenzo è ormai, ai suoi occhi, ingigantita dal fatto di essere finita sull'ambitissimo sgabello di Francesca Fagnani.

Quindi, come chi andava per suonare e torna suonato, si è ritrovata cacciata, sia pure con modi garbati, dal seggio dove non vedeva l'ora di essere immortalata nel gesto teatrale di infilare la scheda nell'urna.
A questo punto c'è da chiedersi come mai il nome di Rita De Crescenzo non figuri negli elenchi elettorali.
Una dimenticanza involontaria o un colpevole errore di qualche impiegato?

Sì, potrebbe anche starci. Ma l'onorevole Borrelli una qualche idea ce l'ha. Partendo dall'assunto che la cancellazione dagli elenchi elettorali è spesso conseguenza del fatto che il soggetto si rende irreperibile, il deputato di AVS dice la sua. ''Sappiamo bene - ha scritto - che, solitamente, si rende irreperibile chi vuole sfuggire alle notifiche giudiziarie e non mi stupirebbe che anche la De Crescenzo abbia provato ad usare questo stratagemma''.

Chi ha ragione? Ce lo diranno i posteri.
Di certo, oggi è stata una gran brutta giornata per Rita De Crescenzo, ma forse una migliore per chi, napoletano, non si riconosce nella sua immagine.