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Debiti, un tabù tutto italiano: il 41% ha un finanziamento a suo nome e il 70% non ne parla con nessuno

 
Debiti, un tabù tutto italiano: il 41% ha un finanziamento a suo nome e il 70% non ne parla con nessuno
di Riccardo Romani

Secondo la ricerca Ipsos Doxa per KRUK Italia, in vista della Giornata Senza Debiti 2025, cresce il peso del debito sulle famiglie: tra ansia, vergogna e paura, quasi 4 italiani su 10 si rivolgono ad amici o parenti invece che a esperti.

L’Italia si scopre fragile di fronte al debito. Lo rivela la ricerca Ipsos Doxa per KRUK Italia, diffusa in occasione della Giornata Senza Debiti del 14 novembre.
Nel pieno di un contesto economico segnato da prezzi in crescita e stipendi fermi, l’80% degli italiani dichiara di subire il peso dell’inflazione sul bilancio familiare, mentre quasi 4 su 10 (37%) non riuscirebbero a coprire una spesa imprevista da 1.000 euro.

In questo scenario, il debito diventa un mezzo di sopravvivenza: il 41% degli italiani ha almeno un finanziamento a suo nome e oltre la metà (51%) riconosce che i prestiti hanno permesso di accedere anche a beni primari, come un’auto o elettrodomestici.
Un dato che conferma quanto l’economia reale italiana si regga sul debito privato, ormai imprescindibile per la sostenibilità delle famiglie.

Ansia, vergogna e paura: il peso emotivo del debito

Ma dietro ai numeri c’è un carico psicologico enorme.
Il 77% di chi ha un debito non vive la propria condizione con serenità. Le emozioni prevalenti sono ansia (33%), vergogna (26%) e paura (21%). Il debito è ancora un tabù: il 70% non ne parlerebbe con nessuno, e il 39% preferisce rivolgersi a parenti o amici piuttosto che a professionisti del credito.

Una scelta che, secondo gli esperti, può aggravare la situazione: “Chi vive difficoltà economiche spesso si affida a persone care che non hanno le competenze necessarie – spiega Tomasz Kurr, CEO di KRUK Italia – ma la libertà finanziaria inizia con consapevolezza e azione. Gestire il debito significa ritrovare fiducia in sé stessi e serenità”.

Un Paese poco alfabetizzato finanziariamente

L’indagine mette in luce un altro aspetto cruciale: il 35% degli italiani non conosce i concetti base di economia e finanza, e solo il 3% associa un’assicurazione al proprio debito.
Inoltre, quasi la metà (47%) non sa cosa facciano le società di recupero crediti, segno di una scarsa educazione finanziaria e di un approccio ancora emotivo al denaro.

“Accrescere l'educazione finanziaria migliora la capacità di prendere decisioni sostenibili e limita il rischio di sovraesposizione debitoria”, sottolinea Andrea Alemanno, Head of Public Affairs & Corporate Reputation di Ipsos Doxa.

Buy Now Pay Later: il nuovo rischio sociale

Un campanello d’allarme arriva anche dal Buy Now Pay Later, il “compra ora e paga dopo”: il 4% degli italiani lo utilizza persino per la spesa alimentare.
Una tendenza che fotografa la precarietà sociale di molte famiglie e la normalizzazione del debito a breve termine, che rischia di diventare una spirale difficile da controllare.

La Giornata Senza Debiti: rompere il silenzio, ritrovare equilibrio

Istituita da KRUK a livello internazionale 16 anni fa e giunta in Italia alla seconda edizione, la Giornata Senza Debiti nasce con un intento educativo e sociale: rompere il tabù del debito, favorire il dialogo e fornire strumenti per gestire consapevolmente la propria situazione finanziaria.

Sul portale dedicato it.kruk.eu/giornatasenzadebiti